Parlare nel sonno, noto anche come sonnambulismo verbale o sonilochia, è un fenomeno comune che coinvolge la produzione di suoni, parole o frasi durante il sonno senza consapevolezza da parte del soggetto. Questo comportamento può variare da brevi vocalizzazioni incoerenti a conversazioni complesse e può suscitare curiosità e interrogativi su cosa lo provochi e quale sia il suo significato. Si tratta infatti di un fenomeno che può interessare molte persone, sia adulti sia bambini, che il più delle volte non si ricordano di farlo una volta svegli, né ovviamente di cosa dicono.
Il parlare nel sonno è associato principalmente alla fase del sonno chiamata sonno REM, durante la quale il cervello è attivo e vivace, ma i muscoli volontari sono paralizzati, tranne quelli degli occhi e della respirazione. Durante questa fase, è possibile che alcuni processi cerebrali, come la produzione del linguaggio, si sovrappongano alla paralisi muscolare, portando alla manifestazione di parole o frasi. Lo stress è uno dei nemici più agguerriti del sonno. Chi ne soffre, infatti, sperimenta spesso un sonno frammentato, condizione che a sua volta rende più probabile parlare nel sonno, soprattutto quando si è in uno stato di dormiveglia.
Parlare nel sonno, come spiegare questo fenomeno?
Mentre il parlare nel sonno può sembrare simile al sogno, non sempre è correlato direttamente a ciò che la persona sta sognando. Le parole pronunciate possono essere estranee al contenuto del sogno o possono essere una rappresentazione distorta di esso. Questo suggerisce che il parlare nel sonno potrebbe derivare da una disconnessione tra il sistema motorio e il sistema cognitivo durante il sonno, consentendo al cervello di esprimersi verbalmente senza controllo volontario. Le cause esatte del parlare nel sonno non sono completamente comprese, ma alcuni fattori possono influenzarne la frequenza e l’intensità.
Tra questi vi sono lo stress, l’affaticamento, l’ansia, i disturbi del sonno come l’apnea ostruttiva del sonno e l’insonnia, nonché il consumo di alcol o droghe prima di coricarsi. Alcuni individui possono essere geneticamente predisposti al sonnambulismo verbale, mentre altri possono svilupparlo in risposta a eventi stressanti o cambiamenti nella routine di sonno. Mentre il parlare nel sonno di solito non è dannoso di per sé, può causare disagio o imbarazzo a chi lo vive o ai loro partner di letto. In casi estremi, potrebbe essere indicativo di un disturbo del sonno sottostante che richiede l’attenzione di un professionista medico. Tuttavia, nella maggior parte dei casi, il parlare nel sonno è un fenomeno benigno che non richiede trattamento specifico.
Per coloro che sono disturbati dal parlare nel sonno, possono essere adottate alcune strategie per ridurne la frequenza o l’intensità. Queste includono la gestione dello stress, la creazione di un ambiente di sonno rilassante, l’evitare l’alcol e le droghe prima di coricarsi e, se necessario, la consultazione con un medico specializzato in disturbi del sonno per valutare eventuali problemi sottostanti. Sebbene le cause esatte non siano completamente comprese, è probabile che derivi da una disconnessione tra il sistema motorio e il sistema cognitivo durante il sonno REM. Sebbene di solito sia benigno, può essere fonte di disagio per alcune persone e può essere gestito con strategie di gestione dello stress e del sonno, se necessario, sotto la supervisione di un professionista medico.
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