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In un remoto villaggio australiano, Lajamanu, situato nell’Australia settentrionale e abitato principalmente dal popolo Warlpiri, è nata una nuova lingua affascinante chiamata Light Warlpiri. Questa lingua, parlata solo da circa 350 persone, è il risultato di una fusione unica di Warlpiri, inglese aborigeno australiano, e Kriol, un creolo a base inglese.

Il processo di sviluppo di Light Warlpiri è emerso negli anni ’70 e ’80, quando gli adulti Warlpiri hanno iniziato a incorporare occasionalmente parole inglesi o Kriol nelle loro frasi Warlpiri, attraverso un fenomeno noto come cambio di codice. I bambini di Lajamanu hanno assimilato queste frasi ibride, sviluppando così una nuova lingua che è stata identificata e segnalata dalla linguista Carmel O’Shannessy dell’Università Nazionale Australiana nel 2005.

La rarità di una lingua mista come Light Warlpiri risiede nella sua evoluzione, che ha coinvolto bilingui o multilingui che passano sistematicamente da un codice all’altro. La lingua si è sviluppata fino a diventare la lingua madre per alcuni residenti di Lajamanu, aggiungendo ulteriori complessità alla situazione linguistica già complessa della regione.

Light Warlpiri non è solo unico nel suo vocabolario, ma anche nella sua struttura, combinando elementi delle sue lingue madri. Con verbi derivati principalmente dall’inglese o dal Kriol, e altri componenti grammaticali provenienti da Warlpiri, questa lingua rappresenta un caso straordinario di fusione culturale e linguistica.

L’isolamento estremo di Lajamanu ha svolto un ruolo chiave nello sviluppo di Light Warlpiri, rendendo questa lingua una testimonianza vivente della diversità e dell’evoluzione linguistica in contesti remoti. La sua rarità e unicità la rendono un fenomeno linguistico da esplorare e comprendere.