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Foto di Jess Foami da Pixabay

Negli ultimi anni, la questione ambientale è diventata sempre più urgente, con il cambiamento climatico che minaccia il nostro pianeta. In questo contesto, l’Italia sta avanzando una serie di proposte innovative per ridurre l’inquinamento e promuovere uno stile di vita più sostenibile attraverso una settimana lavorativa più corta e il ricorso allo smart working.

Per ora si tratta solo di obiettivi generali anche perché le posizioni all’interno del Governo sul lavoro agile sono diverse, come dimostra anche la scelta di non prorogare lo smart working per i dipendenti pubblici con figli minori di 14 anni. Primo obiettivo del nuovo aggiornamento da parte del governo, che dovrebbe essere approvato in via definitiva entro giugno 2024, è superare quota 40% dei consumi finali lordi di energia entro il 2030 attraverso l’impiego delle rinnovabili, che dovranno servire a produrre il 37% di riscaldamento e raffreddamento, a coprire il 31% nei trasporti e una quota del 42% di idrogeno per gli usi dell’industria.

 

Inquinamento, meglio smart working o settimana lavorativa corta?

Una delle proposte chiave dell’Italia è l’adozione di una settimana lavorativa più corta, che ridurrebbe drasticamente il consumo di energia e le emissioni di gas serra. Questo modello di lavoro, già sperimentato con successo in alcune aziende, potrebbe essere esteso a livello nazionale, incoraggiando gli italiani a lavorare meno ore a settimana, ma in modo più concentrato ed efficiente. Oltre a questa nuova tipologia l’Italia sta promuovendo lo smart working come una soluzione chiave per ridurre l’inquinamento legato agli spostamenti. Consentire ai lavoratori di svolgere le proprie mansioni da casa o in luoghi vicini al loro domicilio ridurrebbe notevolmente il traffico stradale e il consumo di carburante.

Per incoraggiare ulteriormente l’adozione dello smart working, il governo propone una serie di incentivi per le aziende che implementano questa modalità di lavoro. Ciò potrebbe includere agevolazioni fiscali, finanziamenti per l’infrastruttura tecnologica necessaria e programmi di formazione per i dipendenti. Parallelamente a queste misure, si sta investendo in modo significativo nel miglioramento del trasporto pubblico e delle infrastrutture per la mobilità dolce, come le piste ciclabili e le aree pedonali. L’obiettivo è rendere più affascinante il trasporto pubblico e il ciclismo come alternative all’uso dell’auto privata.

L’adozione di una settimana lavorativa più corta e dello smart working non solo avrebbe un impatto positivo sull’ambiente, ma migliorerebbe anche la qualità della vita dei lavoratori italiani. La riduzione dello stress legato ai lunghi spostamenti e la possibilità di trascorrere più tempo con la famiglia e gli amici sono solo alcuni dei vantaggi evidenti. L’Italia spera che queste proposte possano servire da esempio per altri paesi europei e del mondo. La crisi climatica è una sfida globale, e l’adozione di nuovi modelli di lavoro più sostenibili potrebbe essere una parte essenziale della soluzione.

Tuttavia, l’urgente necessità di ridurre l’inquinamento e mitigare il cambiamento climatico richiede azioni audaci e innovative, e l’Italia sta dimostrando di essere pronta ad abbracciare questo cambiamento per un futuro più sostenibile.

Foto di Jess Foami da Pixabay