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Foto di 1kosiesmit da Pixabay

Mangiare il cibo che è caduto a terra è un dilemma comune che molte persone si trovano ad affrontare. Mentre alcune persone credono che sia un gesto completamente sicuro, altre temono le possibili conseguenze per la salute. In realtà, la risposta dipende da diversi fattori, tra cui il tipo di cibo, il luogo in cui è caduto e le condizioni igieniche circostanti. La superficie su cui si cammina, infatti, è ricca di batteri, che secondo uno studio pubblicato settembre 2015 sulla rivista Proceedings of the Royal Society B possono essere ancora di più rispetto a quelli che si trovano in molti ambienti esterni.

Per questo, nonostante non sia assolutamente una certezza, mangiando cibo caduto sul pavimento, esiste la concreta possibilità di ammalarsi o andare incontro a piccoli fastidi gastrointestinali. Spesso si sente parlare della “regola dei 5 secondi”, secondo cui il cibo caduto a terra è sicuro se viene raccolto entro questo breve intervallo di tempo. Tuttavia, questa regola è più un mito che una realtà scientificamente provata. La contaminazione di un cibo inizia immediatamente al contatto con la superficie, quindi il tempo trascorso a terra è meno significativo del grado di pulizia della superficie stessa.

 

Mangiare cibo caduto a terra, tra mito e realtà

Alcuni cibi sono più resistenti alla contaminazione ambientale rispetto ad altri. Ad esempio, un pezzo di pane secco è meno suscettibile alla contaminazione rispetto a un alimento umido o appiccicoso come una fetta di pizza. Tuttavia, è sempre importante considerare il tipo di cibo quando si decide se mangiarlo o meno dopo essere caduto. La risposta individuale all’ingestione di cibo caduto a terra può variare in base al sistema immunitario di ciascuno. Alcune persone possono sopportare una leggera contaminazione senza problemi, mentre altre potrebbero ammalarsi. È importante conoscere il proprio corpo e le proprie vulnerabilità.

Se decidiamo di mangiare cibo caduto a terra, è essenziale seguire pratiche sicure. Prima di tutto, puliamo la superficie del cibo con un tovagliolo o un panno pulito per rimuovere eventuali detriti. Se la superficie sembra pulita e il cibo sembra intatto, il rischio potrebbe essere accettabile. Dove ci troviamo può influenzare la decisione di mangiare cibo caduto a terra. In un ristorante di alta classe con standard igienici elevati, il rischio potrebbe essere minore rispetto a un luogo pubblico meno pulito. Usiamo il buon senso e consideriamo il contesto. Infine, se abbiamo dubbi sulla sicurezza di mangiare cibo caduto a terra o se siamo particolarmente preoccupati per la salute, la scelta più saggia potrebbe essere quella di evitare di farlo del tutto. La prevenzione è spesso il modo migliore per evitare problemi di salute.

 

È sempre meglio evitare

Ovviamente non è affatto detto che mangiando qualcosa che cade a terra ci si ammali, anzi è molto più probabile non avere conseguenze. Tuttavia, anche se sprecare il cibo non è una cosa positiva e tutti vorrebbero evitare di farlo, mangiare quello caduto sul pavimento non è comunque una buona idea, nemmeno se lo si è fatto altre volte senza avere ripercussioni. I batteri purtroppo possono trasferirsi sul cibo all’istante, quindi anche la famosa regola dei cinque secondi, secondo la quale raccogliere un cibo da terra prima del passaggio di questo breve intervallo di tempo non consentirebbe ai batteri di aggrapparsi sull’alimento, è falsa.

La possibilità o meno che la carica batterica sul cibo possa far ammalare varia dunque ampiamente da caso a caso, ma è importante tenere presente che i batteri sul pavimento possono aggiungersi ad altri batteri già presenti sul cibo, quindi non è detto che se si sta male dopo averlo mangiato la colpa sia necessariamente, o del tutto, della caduta a terra.

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