obesità-cervello-cibo-grassi
Foto di Towfiqu barbhuiya su Unsplash1

Uno studio condotto da un team di ricerca olandese e statunitense ha evidenziato come l’obesità abbia un profondo impatto sul cervello. Si parla di un’incapacità dell’organo di analizzare correttamente la consumazione di zuccheri e più in generale dei grassi. Un aspetto però importante e non ignorabile è che questo cambiato sembri risultare permanente e non legato allo stato eventualmente momentaneo.

I ricercatori sono andati ad analizzare e confrontare risposte generali e specifiche di vari individui adulti con una condizione di obesità. Si parla delle risposta all’introduzione nell’organismo di grassi o zuccheri. Il risultato è stato notare una risposta più bassa a livello del cervello, ovvero una riduzione nella produzione di dopamina. Andando oltre, hanno anche scoperto come un miglioramento nell’alimentazione e del peso non va a ripristinare questo meccanismo.

 

Come l’obesità cambia la percezione del cervello nell’alimentazione

L’aspetto più importante che è stata analizzata è la riduzione dell’attività cerebrale dopo l’assunzione di grassi e zucchero negli individui magri. Una risposta del genere, con anche l’aumento sensibile della dopamina, è visto proprio come il sintomo dell’avvenuta soddisfazione della richiesta dell’organismo.

Le parole dei ricercatori dietro lo studio: “La gente pensa ancora che l’obesità sia causata da una mancanza di forza di volontà, ma abbiamo dimostrato che c’è una vera differenza nel cervello quando si tratta di percepire i nutrienti. Eravamo particolarmente interessati a questa regione poiché è stato proposto di funzionare come un sensore calorico post-ingestivo e svolgere un ruolo importante nell’adattamento del comportamento alimentare ai cambiamenti nel valore calorico dell’apporto energetico.”