
La sindrome del cuboide è una condizione dolorosa che coinvolge il cuboide, uno dei piccoli ossicini del piede, situato sul lato esterno dell’articolazione dell’arco plantare. Questa sindrome è spesso associata a lesioni da sovraccarico o a una postura scorretta del piede, ed è una causa comune di dolore nell’area laterale del piede. In genere, il dolore si intensifica quando si cammina o si pratica attività fisica.
Può essere causata da diversi fattori, tra cui l’uso eccessivo del piede, come camminare o correre su terreni irregolari, o l’indossare scarpe inadeguate. Anche lesioni acute, come una distorsione della caviglia, possono contribuire allo sviluppo della sindrome. Inoltre, alcune persone possono essere più suscettibili a questa condizione a causa di una postura del piede anomala o di un arco plantare piatto.
Sindrome del cuboide, cos’è e quali sono sintomi e le cure?
I sintomi più comuni della sindrome del cuboide includono dolore laterale al piede, che può variare da lieve a grave. Il dolore di solito peggiora durante l’attività fisica e può irradiarsi verso la parte esterna della caviglia. Altri segni possono includere gonfiore e sensazione di instabilità nella zona del cuboide. Per diagnosticare la sindrome del cuboide, un medico esaminerà attentamente il piede e potrebbe richiedere esami di imaging, come una radiografia o una risonanza magnetica, per escludere altre possibili cause di dolore al piede. È importante consultare un professionista medico qualificato per una diagnosi accurata, poiché i sintomi della sindrome del cuboide possono somigliare a quelli di altre condizioni.
Per ottenere una diagnosi esatta basta farsi vedere da un medico specialista che dopo un’attenta anamnesi ed eventuali esami di controllo potrà capire l’entità del problema.
Per fortuna le cure sono semplici e si possono ottenere attraverso la manipolazione della parte e la riallineazione del piede. Quest’ultima può essere eseguita solo in assenza di altri problemi come reumatismi, problemi vascolari o edemi. In questi casi o quando la manipolazione non da esito si può ricorrere ad un rimedio più estremo e raro che è appunto l’intervento chirurgico.
Limitare l’attività fisica che causa dolore al piede è spesso il primo passo nella gestione della sindrome del cuboide. Questo può consentire al piede di guarire e di ridurre l’infiammazione. Un fisioterapista può sviluppare un programma di esercizi specifici per rinforzare i muscoli del piede e migliorare la stabilità dell’articolazione. L’uso di plantari personalizzati può aiutare a correggere la postura del piede e distribuire il peso in modo uniforme, alleviando così la pressione sul cuboide.
La prevenzione della sindrome del cuboide è spesso legata a una buona cura dei piedi. Utilizzare scarpe adeguate, evitare l’uso eccessivo del piede e mantenere una buona postura del piede durante l’attività fisica possono contribuire a ridurre il rischio di sviluppare questa condizione. Possiamo dire quindi che è una condizione dolorosa del piede che può influire sulla qualità della vita. Tuttavia, con il trattamento adeguato e le misure preventive adeguate, è possibile gestire efficacemente questa sindrome e tornare a una vita attiva e priva di dolore. Se si sospetta di avere la sindrome del cuboide, è fondamentale consultare un medico per una diagnosi accurata e un piano di trattamento appropriato.