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Il Natale è un momento per stare con gli amici, la famiglia e divertirsi, ma per alcune persone è anche un momento di solitudine. Un sondaggio del 2018 condotto nel Regno Unito rivela che il 17% delle persone si sentiva più solo a Natale.

Perché questo accade? La solitudine può farci sentire che le nostre relazioni sociali sono insufficienti, rispetto a quelle dei nostri coetanei. Ma questa solitudine può essere percepita più intensamente a Natale, poiché le nostre relazioni o connessioni vengono messe sotto i riflettori. Di conseguenza, possiamo sentirci inadeguati se le nostre aspettative su come vogliamo che sia il nostro Natale non corrispondono alla realtà.

Ma il Natale non è l’unico momento in cui le persone si sentono sole. Altre ricerche mostrano che circa il 45% degli adulti in Inghilterra afferma di provare sentimenti di solitudine, occasionalmente o frequentemente. Una percentuale che si aggira intorno ai 25 milioni di persone.

 

La solitudine non solo a Natale

Un momento in cui la solitudine si è sentita maggiormente è stato durante l’isolamento sociale imposto dai lockdown del COVID-19. Una ricerca dell’Office for National Statistics and the End Loneliness Campaign ha rilevato che 3,3 milioni di persone che vivono in Gran Bretagna erano “cronicamente sole” o si sentivano sempre sole tra dicembre 2021 e febbraio 2021 e 2022.

Sebbene la solitudine non sembri dannosa di per sé, potrebbe effettivamente portare a condizioni di salute più ampie come ansia e depressione se non trattata. La solitudine è stata persino collegata alle malattie cardiovascolari.

Oltre agli anziani, quelli che soffrono maggiormente la solitudine sono i giovani tra i 18 e i 25 anni. La ricerca mostra che la solitudine assomiglia a una curva a forma di U con punteggi alti nell’adolescenza, un declino nella mezza età e poi un nuovo aumento nella vecchiaia. I giovani adulti hanno una vita sociale più attiva. Tuttavia, questo può esacerbare le pressioni sociali e i loro sentimenti di solitudine, soprattutto se pensano di avere meno amici rispetto ai loro coetanei. Di conseguenza, può essere più difficile per loro ammettere di essere soli, soprattutto a Natale.

 

Gruppi che sentono maggiormente la solitudine

Altri studi parlano dei fattori che possono scatenare la solitudine indipendentemente dall’età. Ad esempio, uno studio mostra che le persone che si identificano come minoranza riportano tassi di solitudine più elevati rispetto agli eterosessuali. Mentre altri studi indicano che il 58% degli immigrati e dei rifugiati ha descritto la solitudine e l’isolamento come la loro più grande sfida. Al contrario, un altro studio evidenzia che la disconnessione sociale aumenta il rischio di suicidio tra le popolazioni migranti nei Paesi di lingua inglese.

D’altra parte, la ricerca mostra che i caregiver sentono la solitudine più delle altre persone. Caregivers UK riferisce che otto badanti su dieci si sono sentiti soli o isolati a causa delle cure e la maggior parte non si sente in grado di parlarne con i propri amici. Inoltre, in Inghilterra ci sono circa 800.000 giovani badanti di età compresa tra i cinque ei 17 anni.

Per tutte queste persone, il Natale può essere un momento ancora più solitario.