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L’attuale variante dominante del coronavirus in giro per il mondo è la BA.2 che è a tutti gli effetti una sottovariante del precedente ceppo ovvero la BA.1. Con ogni nuova variante del virus che causa il Covid-19 ci si è preoccupati sull’effettiva pericolosità rispetto agli scenari già vissuti. Un nuovo studio ha dimostrato che per fortuna non c’è un rischio maggiore. Le probabilità di andare incontro a un caso grave di malattia è lo stesso.

Si parla sempre della variante Omicron la cui comparsa ha per un po’ di tempo fatto preoccupare tutti per un possibile ritorno a misure più restrittive. Grazie ai vaccini questo è stato evitato, perlomeno nei paesi occidentali mentre in Asia ci sono stati più problemi con le nuove ondate.

 

Covid-19: la pericolosità di BA.2

Lo studio ha cercato di capire la pericolosità dietro a questo ceppo di virus sfruttando campioni isolati di origine umana. È stato visto come il virus attacca il corpo in un modo tale da non risultare pericoloso quanto la variante delta o lo stesso ceppo originale. Questo implica casi di Covid-19 generalmente molto meno gravi, anche se ovviamente ci saranno individui che dovranno fare i con sintomi più gravi.

Lo studio ha visto anche come i vaccini Covid-19 usati finora sono in grado di proteggere l’organismo contro il virus. Anche il plasma di persone già infettate da una delle varianti ha mostrato come la protezione sia effettivamente valida e presente. Lo studio continuerà cercando di analizzare ancora più varianti già in circolazione nel mondo