
Quando si tratta di Alzheimer molti ricercatori suggeriscono di seguire il nostro istinto. Un nuovo gruppo di ricercatori britannici ed europei ha condotto numerosi studi per evidenziare il possibile legame tra questa condizione e la salute del nostro intestino. Il primo studio ha rivelato che i microbiomi intestinali, ossia i batteri dell’intestino, differiscono in modo notevole tra i pazienti che soffrono di questa condizione.
Altri due studi sono stati fatti successivamente a questo suggeriscono che alcuni roditori non hanno superato in maniera positiva i test di memoria, dopo aver ricevuto trapianti fecali da pazienti umani con Alzheimer. Infine il terzo studio ha affermato che le cellule staminali del cervello trattate con il sangue di persone con la condizione, non erano in grado di far crescere nuove cellule nervose.
Intestino, il segreto per bloccare l’Alzheimer dipende dalla sua salute
Questa condizione colpisce oltre 5 milioni di persone solo negli Stati Uniti; i risultati concludono che il segreto per bloccare questa malattia potrebbe essere collegato al modo in cui i batteri intestinali influenzano l’infiammazione del nostro corpo, influendo anche sul flusso del sangue nel cervello. Questi nuovi studi sono un notevole passo avanti per cercare una cura possibile, sebbene non siano stati ancora sottoposti a revisione.
I ricercatori hanno esaminato il sangue di 68 partecipanti affetti dalla malattia, confrontandoli con lo stesso numero di persone che non presentavano questa condizione e hanno scoperto che una distinta composizione di batteri intestinali e una maggiore infiammazione nelle persone con Alzheimer. La maggior parte delle persone è sorpresa che i loro batteri intestinali possano avere qualche influenza sulla salute del loro cervello, ma le prove stanno aumentando e stiamo costruendo una comprensione di come ciò avvenga. Attualmente non esiste una cura possibile per bloccare questa condizione tranne un’immunoterapia che riduce le lesioni cerebrali causate dalla malattia.
Da sempre si è dimostrato difficile affrontare direttamente la malattia nel cervello, ma l’intestino è una strada potenzialmente diversa per il trattamento, che potrebbe essere più semplice da influenzare con farmaci o cambiamenti nella dieta. La composizione del nostro microbioma intestinale è uno dei numerosi potenziali fattori di rischio di demenza che potremmo influenzare conducendo una vita sana. Per mantenere un cervello sano mentre invecchiamo, dovremmo mantenerci in forma fisicamente, seguire una dieta equilibrata, mantenere un peso sano, non fumare, bere solo entro i limiti raccomandati e tenere sotto controllo la pressione sanguigna e il colesterolo. Le future indagini sono necessarie per creare un quadro migliore di quali fattori spingono allo sviluppo dell’Alzheimer.
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