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Prima della pandemia Covid-19 di quest’anno la famiglia dei coronavirus non era nota ai più, nonostante la precedente epidemia SARS. Nella storia dell’uomo è successo diverse volte che l’uomo si sia dovuto piegare prima di adattarsi a questi virus. Un esempio è una misteriosa pandemia russa che è scoppiata nel 1889. Anche all’ora si espande in tutto il mondo ripresentandosi in tre ondate differenti.

Misteriosa perché le tracce in merito rimaste a noi sono molto poche. Le conoscenze dell’epoca non avevano permesso di capire di che virus si trattasse. Secondo nuovi studi, si tratterebbe effettivamente di un coronavirus molto simile a quello del Covid-19 ovvero il SARS-CoV-2. Una malattia respiratoria che aveva fatto numerose vittime sia tra bambini che anziani. È una speculazione, ma il ricercatore della Icahn School of Medicine ne sembra essere abbastanza certo, Peter Palese.

 

Coronavirus: una famiglia di virus pericolosa

La ricerca della verità in meno lavora soprattutto su alcuni resti particolari ovvero tessuto polmonare conservato da prima dell’influenza spagnola del 1918. Questo aspetto è importante in quanto quest’ultima è stata una pandemia influenzale che appunto va a colpire soprattutto i polmoni lasciando segni che difficilmente guariscono. Molti ricercatori in realtà in attesa di trovare altri resti in giro per il mondo, un compito non esattamente semplice.

Trovare segni nel tessuto polmonare potrebbe aiutare a scoprire come sia finita la pandemia russa della fine del 1800. Come detto, sono rimaste poche tracce dell’epoca, anche a livello scritto. Un’altra teoria interessante in merito è che il virus in questione sia ancora in circolazione e che causerebbe il comune raffreddore.