Secondo quanto riportato da un nuovo studio, l’ingrediente attivo presente nei funghi magici potrebbe aiutare a curare alcuni disturbi mentali tra cui il disturbo da stress post traumatico. Inoltre non sono solo efficaci sui disturbi resistenti al trattamento, ma non hanno alcun effetto collaterale a breve o a lungo termine nelle persone sane. I ricercatori hanno scoperto che il farmaco può essere somministrato in modo sicuro in dosi di 10 mg o 25 mg a un massimo di sei pazienti.
Lo studio è il primo passo essenziale per gli esperti per dimostrare la sicurezza e la fattibilità della psilocibina farmacologica come trattamento insieme alle terapie verbali per una serie di condizioni tra cui la depressione resistente al trattamento. È il primo farmaco a confrontarsi con i trattamenti tradizionali inefficaci presenti sul mercato.
Disturbi mentali, i funghi magici sono una possibile cura
Le prime ricerche hanno dimostrato che curarsi con il fungo è davvero promettente, ma finora non è mai stato provato sull’uomo. È la prima prova del suo genere per dimostrare fino in fondo la magia del fungo. Lo studio ha analizzato oltre 89 persone che non hanno mai assunto questo ingrediente e 60 di esse hanno assunto il farmaco per comprendere gli effetti che questo provocava. Un farmaco placebo è stato somministrato ai restanti 29 partecipanti che hanno agito come gruppo di controllo e hanno ricevuto anche supporto psicologico.
I partecipanti sono stati tenuti sotto controllo per le prossime 12 settimane durante le quali si è tenuta traccia dei possibili cambiamenti tra cui la memoria, la pianificazione e la capacità di elaborare le emozioni. Questa terapia è promettente per le persone che vivono con gravi problemi di salute mentale, come la depressione resistente al trattamento e il disturbo da stress post-traumatico. Possono essere estremamente invalidanti, angoscianti e distruttivi, ma le attuali opzioni di trattamento per queste condizioni sono inefficaci o parzialmente efficaci per molte persone.
Nessuna delle dosi di psilocibina avesse effetti negativi a breve o lungo termine sul partecipante e nessuno si è ritirato dallo studio. Quest’ultimo ha fornito una solida base a cui ora sono stati aggiunti risultati positivi dallo studio di Fase 2 in 233 pazienti con TRD, e dallo studio aperto di pazienti che assumono antidepressivi SSRI insieme alla terapia con psilocibina. Da quando è stato condotto questo studio, i ricercatori hanno completato la fase due dello studio, che ha esplorato l’efficacia e la sicurezza della psilocibina nelle persone che vivono con TRD e PTSD, e ora stanno analizzando i loro risultati.
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