
Ad Israele è stato riscontrato il primo caso di doppia infezione in una donna incinta. La donna ha riportato sia un’infezione da Covid-19 sia l’influenza, soprannominata Flurona. Era già ricoverata in ospedale anche se i sintomi erano lievi e da subito i medici hanno rilevato la doppia infezione. Hanno ripetuto una seconda volta il test e sono risultati positivi per entrambe le infezioni.
Le malattie sono molto simili tanto da essere molte volte confuse; sono entrambe virali e causano problemi respiratori e attaccano il tratto respiratorio superiore. Il Ministero della Salute ha affermato che sta studiando per determinare se la combinazione delle due infezioni possa causare una malattia ancora più grave.
Covid-19, primo caso di Flurona riscontrato a Israele
Sebbene sia il primo caso diagnosticato e documentato, i ricercatori suggeriscono che potrebbero essercene altri nel Paese. Ci sono sempre più donne incinte che arrivano al momento del parto con l’influenza ed è difficile trattarle soprattutto quando non si sa se questi sintomi dipendono dal Covid-19 o l’influenza. Questo perché la maggior parte della malattia è respiratoria.
Israele è molto avanti per quanto riguarda la vaccinazione in quanto sta somministrando la quarta dose di vaccino per le persone più fragili e vulnerabili per frenare la diffusione della nuova variante Omicron. Il Paese ha tolto l’obbligo di mascherina fino ad aprile all’aperto rendendole obbligatorie solo per i grandi raduni e i casi sono aumentati a dismisura.
Ci sono state 1.376.256 infezioni e 8.243 decessi correlati al coronavirus segnalati in Israele dall’inizio della pandemia. Il capo della task force dell’esercito sul coronavirus ha avvertito che il sistema sanitario sarebbe “collasso” con la diffusione di Omicron. Dal 9 gennaio, inoltre, il Paese consentirà agli stranieri con una presunta immunità al Covid-19 di entrare se provengono da Paesi a medio rischio: lo ha fatto sapere il ministero della Sanità, ribaltando il divieto di ingresso agli stranieri imposto a fine novembre in risposta alla variante Omicron.
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