È possibile viaggiare portando con sé la sigaretta elettronica? La risposta corretta è: sì, ma a certe condizioni e non in tutti i casi. Certo, se ci si dimentica la cartuccia di ricarica, o se si sta via per lungo tempo, esiste la possibilità di ordinare gli aromi per sigaretta elettronica online, grazie alle aziende specializzate come Terpy. Ma siamo sicuri che tutti i Paesi accettino le e-cigarette dentro i propri confini? Inoltre, quali sono gli accorgimenti da prendere, quando decidiamo di portare la sigaretta elettronica nel nostro bagaglio durante il viaggio in aereo? È proprio per risolvere questo e altri dubbi, comuni non solo a molti turisti, ma anche ai nomadi digitali sempre più diffusi in tutto il mondo, che è stato creato questo articolo. Continua a leggere se vuoi scoprire come fare a non separarti mai dalla tua sigaretta elettronica, nemmeno quando sei in viaggio.
Come viaggiare in aereo con una e-cigarette: ecco tutto quello che c’è da sapere
Ti è mai capitato di chiederti se la tua sigaretta elettronica sia soggetta a limiti e restrizioni, all’infuori dell’Italia? Oppure, hai mai pensato che potrebbe non essere ammessa in tutti gli aeroporti? Se sei uno dei tanti che amano svapare e ti stai accingendo a fare un viaggio in aereo, forse è arrivato il momento di scoprire quali sono le risposte alle domande precedenti, per toglierti ogni dubbio. Il che è l’opzione migliore, se si considera che la legislazione di alcune nazioni arriva a punire l’uso della e-cigarette addirittura con la reclusione. Ma andiamo con ordine, partendo dalle normative che riguardano le compagnie aeree. In linea di massima, la maggior parte delle aziende che si occupano di voli nazionali e internazionali ammette la possibilità, per i viaggiatori, di portare con sé la sigaretta elettronica. Però occorre fare una precisazione, più che doverosa dal momento che si può mettere in pericolo la vita delle persone. Infatti le batterie agli ioni di litio, che sono comunemente impiegate per alimentare una e-cig, possono esplodere a causa della pressione dell’aria presente in alta quota. Pertanto, al fine di prevenire gli incendi a bordo, è necessario che l’oggetto venga trasportato e mantenuto nel bagaglio a mano per tutta la durata del viaggio. La scelta della borsa che porterete in cabina dovrebbe ricadere su un contenitore rigido, come un piccolo trolley dal guscio di plastica, nel quale è possibile includere anche le batterie di riserva.
Per i rischi appena evidenziati, occorre tenere presente che negli ultimi anni sono avvenute diverse esplosioni di dispositivi con batterie al litio che si erano surriscaldate, durante i viaggi in aereo. Questi fenomeni si sono verificati principalmente all’interno delle stive, dove la pressione non è controllata come quella della cabina di volo. È proprio per questo motivo che oggi non è più possibile lasciare la sigaretta elettronica o le sue batterie di scorta nel bagaglio da stivare, ma va assolutamente portata nel bagaglio a mano. Ci sono accorgimenti che vanno presi anche rispetto al trasporto dei liquidi, come il serbatoio della sigaretta elettronica e le eventuali cartucce di ricambio, se le avete. Il metodo di trasporto non varia dalle regole basiche, che per il bagaglio a mano prevedono la separazione in contenitori individuali la cui capienza non deve superare i 100 ml, per un totale che ammonta a 1 litro. In questo caso gli accessori andranno inseriti dentro una bustina di plastica trasparente che sia anche richiudibile, per facilitarne il controllo una volta giunti nell’area dedicata dell’aeroporto. Che dire, invece, della normativa che vieta il trasporto di sostanze acide o che possono prendere fuoco? In realtà non c’è da preoccuparsi, dal momento che i liquidi per le sigarette elettroniche sono a base di acqua, glicole propilenico, glicerolo, aromi e di nicotina, non sempre presente. Per le cartucce e i ricambi, se il formato dei flaconi è superiore a 100 ml, è previsto lo stoccaggio in stiva, nella valigia in cui possono andare anche i kit per la rigenerazione, le resistenze di ricambio e gli atomizzatori.
Esistono nazioni in cui è vietato usare le sigarette elettroniche?
Quando ci si trova su un aereo è vietato utilizzare qualsiasi tipo di e-cigarette. Per quanto riguarda la possibilità di svapare la propria sigaretta elettronica in un aeroporto, in Italia è vietato farlo all’infuori dell’area fumatori. Lo stesso vale per gli altri aeroporti presenti nel mondo, dal momento che solamente quello di Londra Heathrow è caratterizzato dalla presenza di una zona dedicata esclusivamente a chi usa la e-cig. Prima di partire per un Paese straniero, in ogni caso, bisogna controllare accuratamente quali sono le normative che regolano l’impiego delle sigarette elettroniche. Se l’Europa, salvo alcune eccezioni, è tendenzialmente indulgente, ciò non vale in altre nazioni, nelle quali le pene possono arrivare ad essere molto severe. L’uso della sigaretta elettronica è proibito nei seguenti Paesi: Arabia Saudita, Argentina, Austria, Belgio, Brasile, Bahrein, Brunei, Cambogia, Colombia, Egitto, Emirati Arabi Uniti, Giordania, Indonesia, Malesia, Mauritius, Messico, Nicaragua, Oman, Panama, Qatar, Seychelles, Singapore, Suriname, Taiwan, Tajikista, Thailandia, Turchia, Uruguay e Venezuela. Esistono, a dire la verità, anche delle nazioni nelle quali ci sono dei limiti rispetto all’impiego della sigaretta elettronica, o al dosaggio di nicotina presente nei liquidi per svapare. Tra queste rientrano le seguenti, ciascuna con le proprie normative che vanno controllate prima di partire: Australia, Austria, Belgio, Cina, Canada, Costarica, Danimarca, Estonia, Fiji, Filippine, Finlandia, Francia, Giamaica, Giappone, Malesia, Norvegia, Nuova Zelanda, Portogallo, Repubblica Ceca, Ungheria, Svezia e Svizzera.