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Un team di ricercatori ha scoperto che un’emozionante partita di calcio, in grado di far oscillare le persone tra stress o rabbia, può scatenare un infarto. Nel 2014 la Germania ha battuto l’Argentina nella finale dei Mondiali in Brasile. La partita è andata ai supplementari ed è stata segnata dalla tensione. Ora, una nuova ricerca mostra che l’emozione provata dai tifosi tedeschi durante la partita potrebbe aver causato un aumento del numero di persone che si sono recate in ospedale con attacchi di cuore.

Un team di ricercatori, guidato da Karsten Keller della Johannes Gutenberg-University Mainz, Germania, ha scoperto che i ricoveri ospedalieri per infarto miocardico (attacchi cardiaci) sono aumentati durante la Coppa del Mondo 2014 rispetto allo stesso periodo del 2013 e 2015, anni precedenti e precedenti, rispettivamente, la Coppa del Mondo.

 

La ricerca

Per giungere a questa conclusione sono stati analizzati i ricoveri ospedalieri per infarto in Germania, relativi a quattro periodi: da metà giugno a metà luglio 2013, 2014 e 2015 (anno in cui si sono svolti i Mondiali), e da metà luglio a metà Agosto 2014 – il mese immediatamente successivo. A parte la Coppa del Mondo FIFA, non c’erano grandi eventi sportivi in ​​quei periodi.

I ricercatori hanno poi scoperto che, durante il periodo della Coppa del Mondo, la Germania ha avuto il 2,1% in più di ricoveri negli ospedali rispetto al 2013, il 5,5% in più di ricoveri rispetto al mese successivo alla finale e il 3,7% in più rispetto al 2015. Questi risultati sono stati pubblicati in la rivista Scientific Reports.

Inoltre, non c’è stata differenza nel tasso di mortalità ospedaliera dopo un infarto, tranne il giorno della finale tra Germania e Argentina, che ha avuto il maggior numero di decessi giornalieri ospedalieri nel periodo della Coppa del Mondo.

Gli autori suggeriscono che l’aumento dei ricoveri ospedalieri per infarto potrebbe essere dovuto ad alti livelli di stress durante i giochi, poiché lo stress può influenzare il cuore e innescare eventi cardiovascolari. Sebbene lo studio identifichi una correlazione tra partite di calcio e casi di infarto, non trova esplicitamente prove di causa.