
Dopo il verificarsi di un enorme focolaio di Covid-19 a bordo della USS Theodore Roosevelt, il Pentagono ha avuto una brillante ispirazione ed ha creato un microchip che rileva la presenza della malattia. Hanno anche sviluppato un filtro rivoluzionario in grado di rimuovere il virus dal sangue del paziente attraverso una macchina per dialisi.
I ricercatori del DARPA non è la prima volta che inventano sistemi del genere per combattere le epidemie che ci colpiscono. L’invenzione sul microchip è stata rivelata domenica sera sulla CBS. Il colonnello in pensione Matt Hepburn, un esperto in malattie infettive, ha spiegato la tecnologia dietro il microchip.
Covid-19, creato un microchip che rileva il virus dal Pentagono
Come abbiamo già detto l’idea è nata dopo che 1.271 persone sono risultate positive al Covid-19 nel 2020. Il microchip, che non traccia i movimenti di una persona, viene trasportato attraverso un gel simile ad un tessuto per testare continuamente il sangue del paziente. Viene messo sotto la pelle e rileva qualsiasi reazione chimica in corso nel corpo o il segnale che spiega quali sintomi potremmo riscontrare.
Può essere paragonato ad una spia del motore di controllo. Al paziente arriva il segnale di una presunta minaccia e si auto-somministra un prelievo del sangue ed effettua il test sul posto. Possiamo avere quell’informazione in tre o cinque minuti. Quello che facciamo è fermare l’infezione sul nascere. Inoltre il team ha inventato un filtro che se posizionato su una macchina per dialisi può rimuovere il virus dal sangue.
Il trattamento è stato approvato dalla FDA per l’uso di emergenza ed è stato utilizzato per curare quasi 300 pazienti malati. Più di un quarto dei 4.800 membri della USS Theodore Roosevelt è risultato positivo durante un’epidemia di alto profilo sulla nave a propulsione nucleare l’anno scorso. Il comandante del veicolo, il capitano Brett Crozier, ha lanciato l’allarme e ha inviato una lettera infuocata ai leader della Marina sulla diffusione del virus sulla nave.
Quando è trapelato ai media è stato sollevato dal suo comando, ma ha mantenuto il suo grado. Un’indagine della Marina in seguito ha scoperto che il capitano Crozier e il suo capo a bordo della portaerei, il contrammiraglio Stuart P Baker, avevano preso una decisione sbagliata sulla diffusione del virus sulla nave.
Foto di David Mark from Pixabay