
La manioca è sempre stata un carboidrato di base in molti paesi, ma recentemente ha acquisito molta popolarità a livello globale. Soprattutto grazie alla sua maggiore reperibilità e alla presenza di ormai una notevole gamma di cibi confezionati a base di questo tubero, come tortilla chips, cereali e persino pasta.
La manioca: dai tropici conquista il mondo
La manioca è un tubero dalla polpa bianca e dal sapore di nocciola. È leggermente dolce e ampiamente coltivata nelle regioni tropicali. È da sempre infatti un punto fisso della cucina dell’Africa occidentale, dei Caraibi e dell’America Latina.
La farina di manioca mantiene gran parte del nutrimento che si trova nell’intera radice ed è ottenuta dalla radice sbucciata, essiccata e macinata ed è ormai un’alternativa al grano molto popolare a livello globale e senza glutine.
La manioca è infatti molto ricca di carboidrati. Circa il 95% delle calorie nella radice proviene dai carboidrati e ne contiene più di quasi tutte le altre verdure comunemente consumate. Questo fa si che la tapioca sia un’alternativa per la porzione di carboidrati della nostra dieta, piuttosto che come verdura.
Per consumare questo tubero bisogna prima sbucciarlo e cuocerlo. La manioca cruda, soprattutto se non sbucciata, contiene infatti sostanze chimiche chiamate glicosidi cianogenici, che possono rilasciare cianuro dannoso nel corpo quando vengono consumate.
Un ottima fonte di carboidrati complessi priva di glutine
La maggior parte dei carboidrati nella manioca può essere considerata “complessa”, sono quindi carboidrati più simili a quelli dei cereali integrali, dei legumi e di altre verdure ricche di amido. I carboidrati complessi contengono catene più lunghe di zuccheri, che di solito impiegano più tempo per essere scomposte e utilizzate dal corpo. Questo significa che la manioca, a differenza di altri carboidrati che danno energia immediata e breve, può fornire un flusso di energia più coerente e costante.
Parte dell’amido nella manioca è considerato “resistente”, ovvero un tipo di amido che non viene digerito nello stomaco e arriva intatto nell’intestino. Si comporta quindi come la fibra alimentare, nutrendo i batteri benefici nell’intestino, che a loro sono di aiuto per ridurre l’infiammazione e promuovere una migliore salute dell’apparato digerente.
Inoltre, secondo alcuni studi, aumentare l’assunzione di amido resistente può alterare i livelli di ormoni coinvolti nella regolazione dell’appetito, come la leptina. Questo significa che la manioca fa si che si raggiunga una sensazione di sazietà molto più prolungata.
La manioca è ricca di vitamine e minerali essenziali
La manioca può anche essere considerata un’ottima fonte di vitamina C, indispensabile per la salute del sistema immunitario e che è anche utile per mantenere i valori della pressione sanguigna entro un range fisiologico normale. Inoltre, grazie alle sue proprietà di antiossidante, la vitamina C può aiutare a difendere le cellule muscolari dei radicali liberi.
Il magnesio è un altro nutriente degno di nota di cui la manioca è ricca. Questo minerale essenziale è necessario per alcune centinaia di reazioni biochimiche che avvengono nel nostro corpo, comprese quelle coinvolte nell’immunità, nella formazione delle ossa e nella funzione muscolare.
Inoltre una ricerca pubblicata nel Journal of Clinical Nutrition ha rilevato che una maggiore assunzione di magnesio potrebbe ridurre l’incidenza di cancro al fegato. E non va dimenticato che abbiamo bisogno di magnesio per il corretto metabolismo della vitamina D nel corpo.
Questo tubero è quindi assolutamente da prendere in considerazione nella nostra dieta, a patto che, come già detto, lo si consideri come carboidrato piuttosto che come verdura. Un ottima fonte di carboidrati complessi, vitamine e minerali che può essere adatta anche per celiaci e intolleranti al glutine. Non ci resta quindi che provarla.