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Un team di ricercatori ha unito le forze per espandere ulteriormente le conoscenze sull’impatto di determinati alimenti sulla salute umana. In un articolo apparso sulla rivista Nutrition & Diabetes è stato reso noto un elenco dettagliato di alimenti di origine non occidentale (dall’Asia) e il loro indice glicemico, un riferimento per misurare la velocità di assorbimento dei carboidrati nel sangue.

I cibi misti asiatici sono complessi sia per la varietà degli ingredienti utilizzati per prepararli sia per i sapori che li caratterizzano. E sebbene il cibo asiatico sia considerato più sano del cibo occidentale, questo non è uno standard. Quindi, avere un glossario dell’indice glicemico focalizzato su questa regione del mondo può essere molto utile.

 

Cosa riflette l’indice glicemico?

L’indice glicemico viene utilizzato per rappresentare la capacità di un alimento a base di carboidrati di aumentare i livelli di glucosio nel sangue. È diventato un utile riferimento per misurare il tasso di assorbimento di alcuni alimenti e, di conseguenza, il loro effetto sul rischio di malattia. Minore è l’assorbimento dei carboidrati nel sangue, minore è l’aumento dei livelli di glucosio nel sangue. Se questo è il caso, il cibo consumato avrà un valore basso.

Per avere un’idea più chiara di ciò che questo comporta, possiamo inserire i limiti stabiliti finora. Se il valore IG è ≥70, è considerato alto; se è compreso tra 56 e 69, è considerato medio; e se è ≤55, è considerato basso.

 

Si sa qualcosa di più sull’indice glicemico dei cibi occidentali

Precedenti studi osservazionali hanno dimostrato che il consumo di alimenti a basso indice glicemico è associato a una resistenza all’insulina significativamente inferiore, un fattore di rischio nello sviluppo del diabete. Infatti, hanno dimostrato che gli alimenti a basso indice glicemico sono associati a un minor rischio di diabete mellito di tipo 2 e una minore prevalenza di sindrome metabolica.

Ma la maggior parte dei valori dell’indice glicemico finora pubblicati corrispondono a cibi occidentali (europei, australiani e nordamericani) che, come molti sanno, sono solitamente ricchi di carboidrati; mentre quelli dei paesi non occidentali sono stati poco valutati da questo approccio.

 

Alimenti Asiatici Tipici Ordinati In Base Al Loro Indice Glicemico

Questa volta, i ricercatori si sono proposti di bilanciare i dati per avere un’idea più ampia del contributo alimentare di entrambi i mondi. Nel loro articolo, hanno presentato i valori dell’indice glicemico per una varietà di alimenti consumati in paesi asiatici come Cina, Giappone, Corea del Sud, Taiwan, Hong Kong, India, Sri Lanka, Singapore, Malesia, Tailandia, Indonesia, Filippine, Emirati Arabi Uniti, Oman, Arabia Saudita e Libano.

Gli alimenti non occidentali sono stati ordinati in base al Paese da cui derivano, seguito dall’indice glicemico, dalle dimensioni della porzione, dai carboidrati forniti dalla porzione, dal tipo e dal numero di soggetti che lo consumano e dal periodo di tempo del test da IG.

La tabella comprende pasti semplici e misti, che in un certo modo rivoluzionano il modo in cui vengono presentate queste tipologie di liste. Questi si concentrano tipicamente sui singoli alimenti.

Il diabete di tipo 2 è una malattia comune in Occidente, ma questo non significa che non si manifesti nelle popolazioni non occidentali. Con questa revisione, i ricercatori estendono le attuali tabelle dell’indice glicemico per ampliare la loro applicazione a livello globale. Ora si spera che con queste nuove informazioni emergano modi nuovi e migliori per ridurre l’IG degli alimenti.