Shopping online e pandemiaNonostante la pandemia, i consumatori americani si dedicheranno comunque agli acquisti natalizi, anche se prevalentemente online. Secondo Mastercard SpendingPulse, si prevede che, nel periodo di 75 giorni che precede il Natale, le vendite al dettaglio aumenteranno del 2,4% rispetto allo stesso periodo di un anno fa. Lo shopping online, quindi, potrebbe salvare una stagione assolutamente disastrosa per l’economia mondiale.

 

Pandemia, shopping online e nuove restrizioni

La spinta della pandemia verso il digitale, l’automazione e la tecnologia è destinata ad esacerbare le disuguaglianze di genere, dato che i nuovi posti di lavoro sono occupati in gran parte da uomini. Quest’anno sono nati quasi 800000 nuovi posti di lavoro nella programmazione e nei servizi ad essa correlati in tutta l’UE, negli Stati Uniti, nel Regno Unito, in Giappone e in Australia.

Per contro la Nigeria, la più grande economia africana, è sprofondata in una seconda recessione in meno di cinque anni, colpita dal crollo del prezzo del petrolio causato dalla pandemia. Secondo i dati ufficiali, il prodotto interno lordo ha subito una contrazione del 3,6 per cento nel trimestre conclusosi il 30 settembre, dopo la contrazione del 6,1 per cento del trimestre precedente.

Singapore e Hong Kong hanno rinviato la creazione di una “bolla di viaggio“, prevista per domenica, che avrebbe permesso ai passeggeri in viaggio tra le due città asiatiche di saltare la quarantena in determinate circostanze. Il rinvio di due settimane si è reso necessario sabato scorso, a seguito della segnalazione da parte di Hong Kong di 43 nuovi casi di Covid-19.

Anche per quanto riguarda gli acquisti online, tuttavia, al momento si registra qualche difficoltà, specialmente per le realtà emergenti o in fase di sviluppo. Wish, la piattaforma di e-commerce che vende merci a basso costo prodotte in Asia, dichiara di avere avuto un fatturato di 1,7 miliardi di dollari nei primi nove mesi del 2020, in aumento di quasi un terzo rispetto all’anno scorso, mentre si prepara per una prima offerta pubblica a New York. Ciononostante, l’azienda afferma che la pandemia di coronavirus ha colpito l’attività, interrompendo le catene di fornitura dalla Cina.

Foto di Hannes Edinger da Pixabay