In tempi del riscaldamento globale, l’integrità della calotta glaciale antartica mostra sempre più segni di fragilità. Ne sono un esempio le immagini catturate nel 2018 dalla missione Copernicus Sentinel-1 dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA), dell’evoluzione della fessura lungo la lingua di ghiaccio (un lungo e stretto strato di ghiaccio che si estende verso il mare) Pine Island Glacier nell’Antartide occidentale.
Pine Island è il ghiacciaio che si scioglie più velocemente in Antartide. Secondo gli scienziati, se questo e un altro ghiacciaio della regione, il Thwaites, si sciogliessero, il livello globale del mare aumenterebbe tra 1 e 2 metri. Ciò destabilizzerebbe completamente la calotta glaciale dell’Antartico occidentale e probabilmente interesserebbe parti della calotta glaciale dell’Antartico orientale.
Il cambiamento climatico renderà verde la costa antartica
Le immagini ottenute a settembre e ottobre 2018 mostrano chiaramente la comparsa di una fessura nella calotta glaciale in una regione precedentemente stabile. È un processo che, purtroppo, è diventato più comune nel continente ghiacciato.
Con il riscaldamento dell’Antartide, gli esperti prevedono che la massa totale di alghe nella neve aumenterà, poiché l’espansione verso aree più alte supererà in modo significativo la perdita di piccole macchie di alghe sulle isole.
L’Antartide è il continente più meridionale del mondo, comunemente noto come una terra ghiacciata di neve e ghiaccio. Ma la vita terrestre può essere abbondante, soprattutto lungo la sua costa e sta rispondendo rapidamente ai cambiamenti climatici nella regione. Muschi e licheni formano i due più grandi gruppi visibili di organismi fotosintetici e sono stati i più studiati fino ad oggi. Con ulteriori ispezioni, si è scoperto che anche le alghe microscopiche svolgono un ruolo importante nell’ecosistema dell’Antartide e nel suo ciclo del carbonio.