Il caldo, il traffico, la sabbia, lo spazio esiguo per il nostro ombrellone e una folla quasi indemoniata ad affollare il bagnasciuga: questo è lo scenario che si materializza nella testa di tutti coloro che non vedono nel mare la loro vacanza ideale.
Tra le tante meraviglie che caratterizzano il nostro paese, impossibile non menzionare il Lago del Matese. Questo specchio d’acqua tra i monti può essere infatti una piacevole alternativa, soprattutto se amiamo Madre Natura.
Origine del Lago del Matese
Forse non tutti sanno che, tra i comuni di San Gregorio Matese e Castello del Matese, si cela il lago di natura carsica più alto d’Italia: il Lago del Matese. Sito tra i monti Miletto e Gallinola, esso rappresenta un gioiello di inestimabile valore. Formatosi circa cento milioni di anni fa, il Lago del Matese trae origine dallo scioglimento dei ghiacciai dei monti circostanti e da alcune sorgenti che lo alimentano tutto l’anno.
Il lago si è generato in seguito al fenomeno del carsismo: l’acqua, attraversando la roccia calcarea della zona, ha innescato un processo chimico provocando crolli e frane. Si è così formata una vera e propria conca. Qui, detriti e ceneri tufacee del vicino vulcano di Roccamonfina si sono depositate, creando uno strato di terreno impermeabile. Pioggia, ghiaccio, neve e diversi torrenti, nel corso dei secoli, hanno poi riempito d’acqua il bacino.
Vista la sua non giovane età sono stati scoperti, nei pressi del lago, numerosi giacimenti fossili. Un esempio è dato dal vicino sito paleontologico di Pietraroja, nel beneventano, in cui è stato riportato alla luce il cucciolo di dinosauro soprannominato Ciro. Tuttavia a popolare il Matese non ci sono solo dinosauri e archeologi.
Il tesoro floro-faunistico di questo luogo è uno dei più variegati d’Italia. Fitti boschi di Faggio caratterizzano i versanti più elevati, mentre boschi misti di Castagno, Roverella e Cerro dominano le aree a bassa quota. Numerose orchidee colorano invece il sottobosco, dando vita a panorami spettacolari.
In alta quota non è difficile imbattersi in lupi e gatti selvatici. Nei boschi misti trovano rifugio numerose specie di uccelli come sparviero, falco pellegrino e codirossone. Si ha notizia della presenza anche di diversi esemplari di aquila reale e di cicogne bianca e nera.
In passato ci sono stati avvistamenti anche di fenicotteri rosa, ma negli ultimi anni sembra abbiano lasciato l’area. Tra le specie di animali più rare figurano, infine, il serpente orbettino e la salamandrina dagli occhiali.
Godersi il lago
Tante sono le opportunità che il Lago del Matese offre ai visitatori. Diverse aree picnic regalano la possibilità di relax, divertimento e pranzi all’aria aperta. Piccole bancarelle affollano il bordo strada, in cui è possibile assaggiare ed acquistare piatti e prodotti tipici. A ridosso del lago sono poi presenti vari agriturismi e alberghi, ma volendo si può anche campeggiare vicino la riva.
Il lago è navigabile, ma si consiglia di affidarsi sempre a degli skipper esperti a causa dei forti venti e delle correnti improvvise del bacino. Carpa, luccio, trota e pesce persico sono tra le specie ittiche più presenti, rendendo di fatto il lago un’ottima meta per gli amanti della pesca.
Insomma, il Lago del Matese non è certo una piccola pozza d’acqua sperduta tra le montagne. Le bellezze che caratterizzano queste terre sono numerose e capaci di incantare chiunque. E al tramonto, quando il sole si tuffa alle spalle dei monti, luci e colori sapranno regalarci scatti ed emozioni indimenticabili.