Durante la pandemia, la Cina ha aperto un’ambasciata a Kiribati, una piccola isola e un remoto paese nell’Oceano Pacifico. Il gesto viene interpretato come una manovra dalla Cina per rafforzare il suo dominio nel Pacifico.
La Cina ha dunque organizzato la nuova ambasciata su una piccola isola con solo 116.000 abitanti, Kiribati, un paese che non ha praticamente edifici diplomatici – prima della Cina, solo l’Australia, la Nuova Zelanda e Cuba vi possedevano ambasciate. Kiribati è composta da 33 isole e atolli sparsi su una vasta area dell’Oceano Pacifico.
Sebbene piccolo, Kiribati è un luogo di crescente competizione geopolitica: è una delle fasi della lotta cinese per l’influenza nell’Oceano Pacifico, dove gli alleati degli Stati Uniti e dell’Oceania, come l’Australia e la Nuova Zelanda, sono intesi come le potenze con cui sono allineate le piccole nazioni del Pacifico.
Un riavvicinamento recente
Il riavvicinamento tra Cina e Kiribati risale allo scorso anno, quando il paese insulare cessò di intrattenere relazioni diplomatiche con Taiwan e passò relazioni diplomatiche con Pechino.
L’interesse della Cina per questa regione del Pacifico non è nuovo. Nel 2006, Pechino ha impegnato 400 milioni di euro in investimenti e prestiti per sviluppare l’economia di Kiribati. Ora, la Cina si è anche offerta volontaria per assistere i piccoli paesi del Pacifico nella fornitura di medicinali, attrezzature mediche e formazione degli operatori sanitari.
Finora, le isole del Pacifico hanno evitato il coronavirus grazie alla distanza e alle misure di blocco previste. Tuttavia, le comunità possono affrontare conseguenze devastanti se il virus dovesse raggiungere il sito a causa di un’assistenza sanitaria inadeguata e della mancanza di capacità di test.
I legami tra la Cina e le nazioni del Pacifico sono strategici per Pechino. L’elogio pubblico da parte dei leader su come la Cina ha gestito la pandemia è un aspetto strategico per l’accreditamento del regime cinese. Inoltre, Pechino vuole anticipare l’Australia nella creazione di corridoi aerei tra la Cina e le nazioni del Pacifico.