La Posidonia è una specie di pianta acquatica. Lavorando questa pianta, purificandolo da tutte le impurità e da tutti gli altri elementi non utili, si può creare un utile forma di compost. L’associazione ambientalista Marevivo è già riuscita a trasformarne ben 150 tonnellate in un percorso che mira proprio a dare risalto all’uso di questa pianta in un sistema di economia circolare.
Le prime attività che hanno visto la trasformazione della suddetta ha visto come protagonista la spiaggia di Le Gorette in Toscana. Le parole di una portavoce di Marevivo, Beatrice del Balzo: “Il progetto si propone di contribuire all’arresto dell’erosione costiera, restituendo la sabbia al suo luogo di appartenenza, e allo stesso tempo di favorire l’adozione di modelli economici circolari, con la Posidonia recuperata trasformata in compost e i rifiuti smaltiti secondo i principi della raccolta differenziata. Una volta trattata e ripulita, infatti, pur essendo biologicamente compatibile con la funzione, viene etichettata come rifiuto, impedendone l’uso come barriera protettiva”.
La Posidonia e gli altri obiettivi
Non è finita qui però. Nel mese di luglio ci sarà una seconda parte di progetto che prevede sempre di salvaguardare l’ambiente marino. Il prossimo passo sarà di raccogliere tutti i rifiuti presenti sul fondale marino. Alla fine di questo, tra qualche mese, si tireranno le somme sull’effetto di questo progetto, tra cui proprio l’impatto nell’uso della Posidonia.
“Ci auguriamo che questo progetto possa diventare un modello e che il sostegno dello sponsor possa generare emulazione. Il coinvolgimento di realtà finanziarie è importante, perché riescono a determinare trend di settore. Un’iniziativa concreta, che punta a ripristinare il corretto equilibrio marino, in un’ottica di circolarità.”