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La presenza di strane palle di muschio negli ecosistemi glaciali ha attirato l’attenzione della comunità scientifica. Queste strane creature proliferano nell’Artico, ma anche nelle regioni dell’Islanda e del Sud America. Esperti di vari settori scientifici hanno cercato per anni di comprendere l’origine di questi “ratti del ghiaccio“, come sono comunemente noti, nonché il modo in cui proliferano a basse temperature e in un ambiente così estremo.

Ora, un team di scienziati americani ha rivelato nuove informazioni su queste particolari formazioni che si sono rivelate piccoli ecosistemi per la vita microbica e componenti importanti dell’attività biologica sui ghiacciai.

Per comprendere meglio queste strane creature, gli scienziati hanno analizzato 30 esemplari della radice del ghiacciaio dell’Alaska, che sono stati seguiti per quattro anni.

 

La ricerca

Il team ha scoperto che questi “topi” del muschio dei ghiacciai possono vivere per anni e sono in grado di muoversi in modo coordinato, come se fossero un branco. “Tutto questo gruppo si muove approssimativamente alla stessa velocità e nelle stesse direzioni“, ha affermato Timothy Bartholomaus, uno degli autori dello studio.

Bartholomaus e il suo team hanno segnato 30 di queste formazioni sul ghiacciaio dell’Alaska e hanno monitorato il loro movimento per 54 giorni nel 2009. Nel corso dei tre anni successivi, gli stessi scienziati sono tornati sul sito e hanno scoperto che questo muschio si era spostato “relativamente velocemente” – circa 2 cm al giorno. Il team ha anche scoperto che molti di questi esemplari, i più vecchi, potevano vivere, in media, più di sei anni.

Queste strane palle sono soprannominate da alcuni scienziati come “ratti del ghiaccio“, essendo descritte come una specie di cuscino morbido e umido, composto da diverse specie di muschio. Sono verdi e “sembrano davvero piccoli mammiferi, topi o scoiattoli o qualcosa che attraversa il ghiacciaio, anche se corrono a velocità molto basse“, ha aggiunto la biologa Sophie Gilbert, coautrice dell’articolo ora pubblicato.

Per ora, è noto che questi ammassi possono svilupparsi dalle impurità su superfici ghiacciate e fornire un “habitat chiave” per gli invertebrati. Sono considerati un “fenomeno biologico relativamente raro“, che esiste non solo in Alaska, ma anche in Islanda, Norvegia e Sud America. Tuttavia, è importante notare che queste palline verdi non esistono in nessun ghiacciaio, che necessitano di condizioni specifiche per proliferare.

I risultati dello studio sono stati recentemente pubblicati sulla rivista scientifica specializzata Polar Biology.