epidemia conigli

Un’altro virus mortale si sta diffondendo negli Stati Uniti e sta uccidendo migliaia di conigli selvatici. Il focolaio si è sviluppato nel New Mexico a marzo e da allora si è diffuso in Texas, Arizona, Colorado, Nevada, California e Messico. La malattia emorragica causata dal virus RHDV-2 colpisce esclusivamente conigli, lepri e pikas (animali simili a conigli) selvatici, ma non rappresenta una minaccia per umani e altri animali. Il Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti ha confermato che non si tratta di un coronavirus.

Questo è il primo caso di epidemia tra i conigli selvatici in Nord America, ma ci sono stati altri focolai più piccoli sviluppatisi in Ohio, Washington, New York e Canada. Ralph Zimmerman, il veterinario di stato nel New Mexico, ha dichiarato che l’origine del virus è sconosciuta. Tuttavia il medico pensa che i conigli d’importazione potrebbero esserne una causa; la malattia è stata identificata per la prima volta in Francia nel 2010 e si è diffusa in Europa e Australia, spazzando il continente in un anno e mezzo.

“Sentiamo voci sul trasporto sotterraneo di questi animali e ci sono persone che li importano dall’Europa”, ha detto il dott. Zimmerman. “Quindi la nostra preoccupazione è che qualcuno li abbia portati dentro, stavano trasportando il virus insieme ai conigli.”

Non si può fare molto sulle popolazioni selvatiche di conigli, ha affermato il dott. Zimmerman. Molti di loro muoiono e alcuni sopravvissuti resistenti al virus ripopolano l’area. Il numero di morti determinerà l’impatto della malattia sui predatori che si cibano di loro.

 

L’evoluzione del virus RHDV

Il virus è una variante dell’originale RHDV, emerso in Cina nel 1984 diffuso poi in Asia, Europa, Nord e Sud America. Quando si sviluppò in Australia, gli scienziati lo stavano studiando per un possibile uso per il controllo delle popolazioni dei conigli. La situazione tuttavia è sfuggita al controllo e il virus ha continuato ad espandersi. L’RHDV-2 è ora il nuovo ceppo dominante del virus e ha preso il sopravvento.

Questa forma evoluta è altamente contagiosa e straordinariamente robusta. Secondo il National Wildlife Health Center, può sopravvivere per diversi mesi in condizioni asciutte, vive attraverso il gelo e può essere diffuso da conigli, pelli o carne o qualsiasi cosa sia venuta a contatto con loro, compresi gli insetti. Spesso i conigli muoiono improvvisamente cadendo a terra.

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I conigli domestici sono a rischio, ma esiste un vaccino

La malattia rappresenta un grave pericolo anche per i conigli domestici. L’anno scorso il dipartimento dell’agricoltura ha stimato che circa tre milioni di famiglie statunitensi possiedono 6,7 ​​milioni di conigli domestici. Esiste un vaccino per la malattia approvato in Europa, e potrebbe essere d’aiuto anche in New Mexico, ha affermato il dott. Zimmerman.

Le dosi del vaccino saranno consegnate ai veterinari, i proprietari di animali domestici dovranno contattarli se vogliono vaccinare i loro conigli. Maggiori informazioni possono essere trovate sul sito del dipartimento dell’agricoltura o su House Rabbit Society, un’organizzazione per la salvaguardia dei conigli.

Ma l’approvazione del vaccino potrebbe arrivare troppo tardi per i proprietari di un coniglio, poiché solo una morte confermata può consentire ad un veterinario di richiedere l’approvazione d’emergenza in qualsiasi stato. Così afferma Anne Martin, direttore esecutivo della House Rabbit Society.

E come qualsiasi virus, anche l’RHDV-2 ha un periodo di incubazione; quando i conigli iniziano a morire, il virus si starà già diffondendo e il vaccino dovrà ancora essere importato una volta terminata la documentazione di approvazione.

Per sicurezza, i conigli, così come le persone, devono essere isolati. Ci sono anche altre precauzioni da prendere, ha detto la Martin: “Il rischio maggiore per i conigli è se sono fuori o hanno un po’ tempo libero all’aperto”. L’approccio migliore per contrastare l’epidemia rimane quello di mantenere i propri animali domestici lontani dall’esterno, proprio come noi in questo periodo.