fast food cervello
Foto di Pexels da Pixabay

Siamo abituati ad associare il fast food a obesità, colesterolo alto e disturbi metabolici. Ma un nuovo studio condotto dall’Università di Sydney va oltre, dimostrando che una dieta troppo ricca di zuccheri raffinati e grassi saturi ha conseguenze dirette anche sulle capacità cognitive. In particolare, ad essere colpita è una zona chiave del cervello: l’ippocampo, responsabile della memoria e dell’orientamento spaziale.

Il test virtuale che ha svelato il legame

I ricercatori hanno coinvolto 120 giovani adulti in un esperimento innovativo. Dopo aver compilato un questionario sulla loro alimentazione, i partecipanti sono stati immersi in un labirinto virtuale in 3D, da attraversare con l’aiuto di indizi per trovare uno scrigno del tesoro. I risultati hanno mostrato una netta correlazione: chi seguiva un’alimentazione ad alto contenuto di grassi e zuccheri ha ottenuto punteggi peggiori nei test cognitivi, anche indipendentemente dall’indice di massa corporea (BMI) o dalla memoria di lavoro.

Compromessa l’attività dell’ippocampo

Secondo gli autori, questi dati indicano una probabile compromissione dell’ippocampo, che rende più difficile memorizzare nuovi percorsi, riconoscere gli spazi e gestire compiti cognitivi complessi. Il dato più allarmante? Questi effetti si manifestano anche in soggetti sani e normopeso, ben prima che si sviluppino disturbi metabolici conclamati.

Un danno potenzialmente reversibile

C’è però anche una buona notizia: il danno sembra reversibile. Cambiare abitudini alimentari può aiutare a ripristinare le funzionalità cerebrali compromesse. Ridurre il consumo di fast food non è quindi solo una scelta salutare per il corpo, ma un atto di prevenzione per salvaguardare memoria, concentrazione e capacità di apprendimento.

Dalla scienza un messaggio chiaro

Se già sapevamo che l’alimentazione influenza la salute fisica, oggi è sempre più evidente che essa incide anche sulla lucidità mentale. Come sottolinea il dottor Dominic Tran, autore dello studio, una dieta squilibrata può accelerare il declino cognitivo ben prima della vecchiaia. Ecco perché è fondamentale iniziare fin da giovani a mangiare meglio per pensare meglio.

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