
Un milione di vite. È questo il numero impressionante di decessi prematuri che si sarebbero potuti evitare secondo un nuovo studio pubblicato su The Lancet Planetary Health, se solo le aree urbane del mondo avessero aumentato la loro copertura arborea del 30%. La notizia ha suscitato scalpore e interesse a livello globale, riaccendendo i riflettori sul ruolo cruciale del verde urbano.
Le città, serbatoi di calore. Gli insediamenti urbani, con il loro asfalto, cemento e traffico, trattengono calore più delle aree rurali, dando origine al fenomeno delle “isole di calore urbane”. Questo comporta un innalzamento delle temperature medie locali, con effetti negativi sulla salute, soprattutto per anziani, bambini e persone con malattie croniche.
Alberi in città: un rimedio naturale contro le morti premature
Gli alberi come condizionatori naturali. Piantare alberi non è solo un atto estetico: le chiome arboree abbassano le temperature diurne fino a 4-5 gradi Celsius, riducendo l’uso di condizionatori e migliorando la qualità dell’aria. Inoltre, gli alberi assorbono CO₂ e altre sostanze inquinanti, contribuendo alla lotta contro il cambiamento climatico e le malattie respiratorie.
Salute pubblica e giustizia ambientale. Lo studio sottolinea anche una forte disparità nella distribuzione del verde urbano: i quartieri meno abbienti sono spesso quelli con meno alberi. Aumentare la copertura arborea significa quindi anche migliorare l’equità ambientale, offrendo benefici sanitari a tutte le fasce sociali.
Casi virtuosi nel mondo. Città come Barcellona, Melbourne e Singapore hanno già implementato strategie ambiziose di aumento del verde urbano, registrando miglioramenti significativi nella qualità della vita e nella salute dei cittadini. I loro modelli possono fare scuola anche in Italia.
Il futuro delle città è verde
L’Italia può (e deve) fare di più. Sebbene alcune città italiane abbiano avviato progetti di riforestazione urbana, come Milano con il “Bosco Verticale” o Torino con “La cintura verde”, la media nazionale della copertura arborea urbana resta ancora sotto i livelli raccomandati. Serve una visione più ambiziosa e unitaria a livello nazionale.
Il futuro delle città è verde. In un’epoca segnata da emergenze climatiche e sanitarie, gli alberi non sono più un semplice elemento decorativo: sono infrastrutture vitali. Un 30% in più di alberi potrebbe fare la differenza tra una città ostile e una città vivibile, tra una società vulnerabile e una più sana e resiliente.
Foto di Rafał Chudoba da Pixabay