
Il rosso è caldo, il blu è freddo. Il verde è naturale, il viola è misterioso.
Queste associazioni tra colori e concetti sembrano universali, tanto da essere riconosciute anche da persone cieche dalla nascita. Ma come è possibile associare sensazioni visive a emozioni e idee senza averle mai viste?
Un nuovo studio dell’Università del Wisconsin-Madison, pubblicato su Communications Psychology, svela che il linguaggio è in grado di trasmettere esperienze sensoriali anche in assenza della percezione visiva diretta.
Colori, emozioni e linguaggio: la chiave è nei modelli mentali
Utilizzando modelli di intelligenza artificiale basati sui cosiddetti word embedding (modelli matematici che analizzano come le parole co-occorrono nei testi), i ricercatori hanno scoperto che parole come “rosso” e “caldo” tendono ad apparire in contesti simili.
Ecco un esempio:
- Se nei libri e nelle conversazioni si dice spesso “rosso fuoco”, “rosso passione” o “rosso calore”, il cervello impara a collegare il colore rosso a concetti di intensità o calore, anche in chi non ha mai visto il colore.
Colori e concetti astratti: l’esperimento sorprendente
Lo studio ha chiesto sia a persone vedenti che cieche di associare vari colori a concetti astratti, come:
- Vivo – Morto
- Nuovo – Vecchio
- Morbido – Duro
- Felicità – Tristezza
- Sottomissione – Aggressività
Il risultato? Le risposte erano incredibilmente simili. Non perché ai non vedenti sia stato detto “il blu è freddo”, ma perché le parole stesse contengono tracce culturali e sensoriali che vengono apprese attraverso l’uso del linguaggio quotidiano.
Il linguaggio come ponte tra i sensi
Gli scienziati chiamano questo meccanismo “co-occorrenza di secondo ordine”: non serve sperimentare direttamente qualcosa per capirne il significato.
Il linguaggio, attraverso le metafore e l’uso quotidiano, trasmette esperienza.
Per questo una persona cieca può comprendere perfettamente frasi come:
- “Una rabbia rossa”
- “Un silenzio blu”
- “Un verde speranza”
Anche se non ha mai “visto” quei colori.
Una nuova prova del potere straordinario del linguaggio
Lo studio mostra quanto il linguaggio sia uno strumento potente: non solo comunica pensieri, ma trasporta emozioni, sensazioni e cultura, rendendo accessibili mondi interi anche a chi non ha mai potuto percepirli direttamente.
Come scrivono i ricercatori:
“Queste associazioni non vengono solo insegnate: sono radicate nella struttura del linguaggio stesso.”