vista cornea
Foto di fotografierende da Pixabay

Circa o più di 12 milioni di persone restano cieche a causa di alcune malattie o danni alla cornea, lo strato esterno dell’occhio. L’unico modo per riacquistare la vista è quella di un trapianto di cornea da un donatore morto, ma la domanda è talmente alta che una persona su 70 ne riceve uno. La maggior domanda è richiesta in paesi rurali e con poche cornee come l’Iran e Iraq a causa di mancanza di banchi di cornee con celle frigorifere. Senza queste strutture la cornea donata deve essere trapiantata entro le 5 o 7 giorni.

Il motivo principale per cui è difficile eseguire trapianti di cornea in questi luoghi è perché le cornee scadono prima che i medici possano posizionarle. È molto costoso fare l’eye banking perché hai bisogno di una catena del freddo. Per cercare una valida alternativa un gruppo di ricercatori svedesi ha sviluppato una versione bioingegnerizzata a base di collagene purificato dalla pelle di maiale che ricorda la proteina trovata in una cornea umana.

 

È possibile migliorare la vista grazie a delle cornee bioingegnerizzate

Questa tipologia di cornee potrebbero essere rese più facilmente disponibili e potrebbero anche avere una durata di conservazione più lunga rispetto al tessuto del donatore. Un piccolo studio ha suggerito che questo nuovo impianto ha migliorato la vista in 20 persone affetti da una patologia denominata cheratocono. Per realizzare l’impianto, i ricercatori hanno isolato le molecole di collagene dalla pelle di maiale, separando tutti gli altri componenti biologici del tessuto. Hanno aggiunto legami tra le fibre di collagene per rafforzarle e le hanno intrecciate in un’impalcatura di idrogel per imitare una cornea umana.

Il trapianto di una cornea da un donatore umano richiede un intervento chirurgico per rimuovere completamente il tessuto danneggiato del ricevente e viene eseguito utilizzando costose apparecchiature chirurgiche non disponibili in molte parti del mondo. Ma per lo studio, i ricercatori hanno praticato una piccola incisione negli occhi dei pazienti e fatto scivolare le cornee bioingegnerizzate su quelle esistenti, rendendo la procedura più semplice. Se il cheratocono viene diagnosticato prima che la cornea diventi gravemente sfregiata e irregolare, i medici possono mantenere la vista con lenti a contatto speciali e una procedura chiamata reticolazione corneale, che utilizza la luce UV per rafforzare la cornea e ridurre la progressione della malattia.

Tuttavia, il processo di inserimento di una sostituzione bioingegnerizzata sulla cornea originale, invece di sostituirla, potrebbe avere alcune limitazioni. Molti sono scettici sul fatto che questo tipo di impianto sarà in grado di trattare casi molto gravi di cheratocono, in cui la cornea si appanna. I ricercatori stanno pianificando uno studio più ampio su pazienti con malattia più avanzata. Vogliono anche testare l’impianto in persone con altri tipi di cecità corneale. Uno sconosciuto è quanto tempo dureranno le cornee bioingegnerizzate dopo il trapianto. Quelle trapiantate da un donatore possono durare per circa 10 anni, mentre il nuovo impianto è permanente.

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