oceani Terra verdi viola
Foto di xiSerge da Pixabay

Gli oceani della Terra, oggi per lo più di un blu intenso, non sono sempre stati così. Secondo recenti studi scientifici, in epoche remote, i mari potevano apparire di un verde brillante — e, in condizioni estreme, in futuro potrebbero persino assumere sfumature violacee. Un’ipotesi affascinante che ci offre uno sguardo nel passato del nostro pianeta, e forse anche in un futuro possibile.

Durante l’Archeano, un’era geologica che risale a oltre 2,5 miliardi di anni fa, l’atmosfera terrestre era priva di ossigeno libero. In quell’epoca, la vita nei mari era dominata da batteri fotosintetici chiamati anossigenici, i quali non producevano ossigeno come sottoprodotto, ma erano comunque in grado di trasformare la luce solare in energia. Alcuni di questi microrganismi contenevano pigmenti che davano all’acqua un colore verde intenso.

Dal verde al viola: il misterioso futuro cromatico degli oceani

Con l’avvento delle cianobatteri e la cosiddetta “Grande Ossidazione” circa 2,4 miliardi di anni fa, l’atmosfera cominciò a riempirsi di ossigeno. Questo cambiamento radicale favorì l’evoluzione della vita complessa e contribuì a modificare il colore degli oceani, che assunsero gradualmente l’aspetto azzurro che conosciamo oggi, dovuto all’assorbimento selettivo della luce solare da parte dell’acqua e dei suoi contenuti.

Ma cosa potrebbe riportare un cambiamento cromatico nei mari? Alcuni scienziati suggeriscono che in condizioni estreme di riscaldamento globale e impoverimento dell’ossigeno, potrebbero riaffiorare microrganismi simili a quelli antichi. In particolare, batteri viola solforosi, capaci di prosperare in ambienti anossici e ricchi di zolfo, potrebbero proliferare in vaste aree oceaniche, alterandone l’aspetto e il colore.

Questi batteri, utilizzando pigmenti come la batterioclorofilla, assorbirebbero la luce in maniera diversa, riflettendo tonalità porpora. Non è fantascienza: alcune zone marine profonde e stagnanti già mostrano questi processi su scala ridotta, come nel bacino del Mar Nero o in alcune lagune tropicali.

I colori del mare raccontano molto più di quanto sembri

Il ritorno di mari “colorati” sarebbe, però, un sintomo di gravi squilibri ambientali. La deossigenazione oceanica è una delle minacce legate al cambiamento climatico: l’aumento della temperatura riduce la solubilità dell’ossigeno in acqua, creando condizioni favorevoli a specie batteriche primitive e pericolose per la biodiversità attuale.

Questo scenario non è imminente, ma il suo studio offre importanti spunti di riflessione. Capire il passato della Terra e come la vita microbica abbia plasmato il suo aspetto ci aiuta a interpretare i segnali di oggi e prevenire potenziali disastri ecologici futuri. I colori del mare, insomma, raccontano molto più di quanto sembri.

La ricerca non si ferma: gli scienziati stanno esplorando antichi sedimenti marini e simulando condizioni pre-ossigenazione nei laboratori. Ogni nuova scoperta getta luce su un possibile futuro, dove la tavolozza della Terra potrebbe cambiare ancora — e il viola, un tempo simbolo di regalità, potrebbe diventare un segnale d’allarme.

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