
Da secoli, studiosi e appassionati cercano tracce dell’Arca di Noè, la leggendaria imbarcazione che, secondo la Bibbia, si sarebbe arenata sui monti Ararat dopo il diluvio universale. Ora, nuove scoperte nella regione potrebbero fornire indizi sorprendenti sulla storicità dell’evento descritto nella Genesi.
Un team di archeologi e geologi, noto come il “Mount Ararat and Noah’s Ark Research Team“, ha recentemente annunciato di aver individuato sedimenti marini e resti organici nell’area della formazione di Durupinar, una struttura geologica dalla forma sorprendentemente simile a una nave. Le analisi, condotte presso l’Università Tecnica di Istanbul, indicano che la zona potrebbe essere stata sommersa da un’inondazione di vaste proporzioni.
La formazione di Durupinar: un indizio significativo?
La formazione di Durupinar, lunga circa 164 metri, si trova a sud del Monte Ararat, nei pressi del confine tra Turchia e Iran. Già scoperta nel 1948 da un contadino curdo e poi analizzata da Ilhan Durupinar, un capitano dell’esercito turco nel 1951, la struttura ha a lungo diviso la comunità scientifica.
Le recenti analisi sui campioni di terreno hanno rilevato la presenza di argilla, depositi marini e resti di molluschi, elementi che suggeriscono un passato acquatico della regione. Ciò che rende la scoperta ancora più intrigante è la datazione di questi materiali: risalirebbero a un periodo compreso tra il 3000 e il 1500 a.C., lo stesso intervallo temporale associato al diluvio universale nelle tradizioni bibliche e di altre culture antiche.
Cosa ne pensa la comunità scientifica?
Sebbene la scoperta abbia alimentato le speranze di chi crede nella storicità dell’Arca di Noè, molti geologi restano scettici. Secondo gli esperti, la formazione di Durupinar sarebbe il risultato di processi geologici naturali e non la prova dell’esistenza di un’imbarcazione antica fossilizzata. Inoltre, la fossilizzazione del legno in poche migliaia di anni sarebbe un fenomeno estremamente raro.
Altri studiosi, pur non accettando un collegamento diretto con il racconto biblico, riconoscono che la presenza di antichi depositi marini in un’area attualmente arida potrebbe suggerire l’esistenza di eventi alluvionali di grande portata.
Mito o realtà? Il fascino di una scoperta senza tempo
Il mistero dell’Arca di Noè continua ad affascinare ricercatori e appassionati di storia e religione. Anche se la scienza non ha ancora fornito una conferma definitiva dell’esistenza dell’imbarcazione biblica, le nuove scoperte dimostrano che la regione del Monte Ararat custodisce ancora segreti da svelare.
Che si tratti di un mito o di un evento storico trasmesso nei secoli, la ricerca dell’Arca e del diluvio universale resta una delle più grandi avventure archeologiche del nostro tempo. Le future analisi potranno forse fare luce su una storia che, vera o simbolica, continua a influenzare culture e credenze in tutto il mondo.
Foto di Simon Hurry su Unsplash