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Foto di Marie da Pixabay

La routine prima di andare a dormire non si limita più a spegnere la luce e infilarsi sotto le coperte. La nuova moda dello “sleepmaxxing” sta rivoluzionando il concetto di sonno, con una serie di rituali pensati per migliorare la qualità del riposo. Ma fino a che punto queste pratiche sono davvero salutari?

Cos’è lo sleepmaxxing?

Il termine “sleepmaxxing” deriva dall’idea di “massimizzare” il sonno, ovvero migliorarlo al massimo con strategie e accessori. Questa tendenza, che ha accumulato milioni di visualizzazioni su TikTok, prevede l’uso di dispositivi e integratori, oltre a metodi più tradizionali come evitare la caffeina prima di dormire o dormire in una stanza buia e fresca.

Secondo il professor Jag Sunderram, esperto di medicina del sonno, “è positivo che le persone stiano iniziando a capire l’importanza del sonno”, ma alcuni estremi della tendenza potrebbero rivelarsi problematici.

Benefici e pratiche efficaci

Non tutti i consigli promossi dagli “influencer del sonno” sono sbagliati. Tra le pratiche effettivamente supportate dalla scienza troviamo:

  • Evitare la caffeina e l’alcol nelle ore serali.
  • Ridurre l’esposizione alla luce blu proveniente da schermi digitali.
  • Mantenere una temperatura ambiente fresca e dormire in una stanza completamente buia.
  • Usare coperte pesanti, che possono stimolare la produzione di ossitocina, favorendo il rilassamento.

Quando lo sleepmaxxing diventa rischioso

Se da un lato alcune pratiche possono migliorare il sonno, altre possono invece causare problemi. Ecco alcune abitudini potenzialmente dannose:

  • Cerotti nasali per respirare meglio: potrebbero aggravare condizioni come l’apnea ostruttiva del sonno.
  • App di monitoraggio del sonno: secondo il professor Rafael Pelayo, questi strumenti possono generare ansia, peggiorando la qualità del riposo.
  • Occhiali a luce rossa: alcuni studi suggeriscono che possano stimolare la melatonina, ma non ci sono prove definitive.
  • Integratori di magnesio e melatonina: l’assunzione senza controllo medico potrebbe essere dannosa per alcune persone.

Il paradosso dello sleepmaxxing

Se da un lato migliorare le abitudini del sonno è positivo, trasformarlo in un’ossessione potrebbe causare l’effetto opposto.

“Per alcune persone, concentrarsi troppo sull’ottimizzazione del sonno può aumentare lo stress e peggiorarne la qualità nel tempo”,

avverte la dottoressa Anita Shelgikar.

L’approccio migliore? Seguire regole di buon senso, ascoltare il proprio corpo e, in caso di problemi di sonno persistenti, rivolgersi a un esperto piuttosto che affidarsi ciecamente alle tendenze social.