olio-d'oliva
Foto di Steve Buissinne da Pixabay

Uno studio condotto dai ricercatori del Mass General Brigham, della Harvard TH Chan School of Public Health e del Broad Institute del MIT e di Harvard ha analizzato per oltre 30 anni le abitudini alimentari di 200.000 persone. I risultati suggeriscono che il consumo di oli vegetali al posto del burro può portare benefici significativi per la salute, riducendo il rischio di mortalità complessiva, per cancro e per malattie cardiovascolari.

Burro vs oli vegetali: cosa dice la scienza

Secondo lo studio, pubblicato su JAMA Internal Medicine, le persone che consumavano più burro avevano un rischio di morte del 15% più alto rispetto a chi ne consumava meno. Al contrario, coloro che introducevano più oli vegetali nella dieta registravano un rischio inferiore del 16%.

Ma qual è la differenza tra questi grassi? Il burro è ricco di acidi grassi saturi, spesso associati a un aumento del colesterolo e a un maggior rischio di malattie cardiache. Gli oli vegetali, come quelli di soia, canola e oliva, contengono invece più acidi grassi insaturi, noti per i loro effetti benefici sul cuore.

Quali sono gli effetti concreti?

I ricercatori hanno simulato l’impatto della sostituzione del burro con oli vegetali nella dieta quotidiana. Il risultato? Una riduzione del 17% del rischio di morte prematura, anche sostituendo solo 10 grammi di burro al giorno con una quantità equivalente di oli vegetali.

Come integrare gli oli vegetali nella dieta

Per ottenere i benefici suggeriti dallo studio, ecco alcuni semplici cambiamenti da adottare:

  • Usare olio d’oliva per condire insalate e verdure.
  • Sostituire il burro con olio di canola o soia per cucinare.
  • Optare per margarine vegetali prive di grassi trans al posto del burro.

Anche piccoli cambiamenti nella dieta possono avere un impatto significativo sulla salute a lungo termine. Secondo gli esperti, ridurre il consumo di burro e privilegiare gli oli vegetali potrebbe prevenire migliaia di decessi legati a malattie croniche. Un motivo in più per rivedere le nostre abitudini alimentari!

Foto di Steve Buissinne da Pixabay