Uno studio condotto dall’Università dell’Australia del Sud (UniSA) offre una prospettiva interessante e incoraggiante sul rapporto tra l’alimentazione e il dolore cronico: seguire una dieta equilibrata e di alta qualità può alleviare la gravità del dolore, indipendentemente dal peso corporeo. Questa scoperta sottolinea che il benessere fisico non dipende unicamente dall’adiposità, ma è fortemente influenzato dalla qualità dei nutrienti consumati.
Lo studio e i suoi metodi
Lo studio, basato sui dati di 654 adulti australiani partecipanti al Whyalla Intergenerational Health Study (WISH), ha preso in esame una città industriale nella regione meridionale dell’Australia. I ricercatori hanno utilizzato interviste telefoniche e questionari per raccogliere dati demografici, comportamenti alimentari e condizioni di salute. Successivamente, hanno valutato la qualità delle diete dei partecipanti mediante il WISH Dietary Guideline Index (DGI).
Il DGI, che va da 0 a 90 punti, misura l’aderenza a sei gruppi alimentari essenziali, tra cui frutta, verdura, cereali, carni magre e latticini, insieme a tre componenti non essenziali (creme spalmabili, alcol e alimenti ultra-processati). I punteggi elevati indicano un maggiore allineamento con le linee guida dietetiche e una dieta migliore.
I risultati principali
I risultati hanno evidenziato che un’alta qualità della dieta, caratterizzata da un maggiore consumo di alimenti essenziali, è correlata a una minore intensità del dolore fisico e a una migliore funzione fisica, particolarmente nelle donne. Questo effetto è risultato indipendente dal peso corporeo, sottolineando che il miglioramento del dolore cronico può essere ottenuto attraverso una dieta ricca di nutrienti essenziali, a prescindere dall’indice di massa corporea.
Sue Ward, una delle ricercatrici principali, ha spiegato:
“Un maggiore consumo di verdure, frutta, cereali integrali, carni magre e latticini è associato a una significativa riduzione del dolore, indipendentemente dal peso. Questo è un messaggio importante perché sfida l’idea che solo la perdita di peso possa influire positivamente sul dolore cronico.”
Una nuova prospettiva sul dolore cronico
Questo studio dimostra che una dieta ben bilanciata non è solo una questione di salute generale, ma può anche diventare una strategia di gestione del dolore per chi soffre di condizioni croniche. L’assunzione di alimenti ultra-processati e ricchi di grassi saturi, zuccheri aggiunti e sale è stata correlata a un incremento del dolore, evidenziando l’importanza di limitare questi cibi per promuovere il benessere fisico.
In definitiva, il messaggio è chiaro: anche piccoli cambiamenti nelle abitudini alimentari possono produrre significativi benefici nella battaglia contro il dolore cronico, migliorando la qualità della vita senza necessità di dipendere esclusivamente da interventi farmacologici.