La maggiore sensibilità al disgusto nelle donne non è solo un luogo comune, ma un dato confermato da studi scientifici e osservazioni nel regno animale. Le femmine di molte specie di primati, tra cui lemuri e macachi giapponesi, mostrano una reazione più marcata al cibo contaminato e agli animali malati rispetto ai maschi. Questo comportamento, che si riflette anche negli esseri umani, ha profonde radici evolutive e può avere un impatto significativo sulla salute e sull’aspettativa di vita.
Cécile Sarabian, ecologista cognitiva, sottolinea che le donne, essendo spesso responsabili della prole, hanno sviluppato una maggiore cautela verso situazioni che potrebbero esporle a infezioni. Questo tratto, osservato anche nei gorilla di pianura occidentale, porta le femmine a evitare compagni potenzialmente contagiosi o a lasciare gruppi con individui malati.
Studi condotti su popolazioni indigene, come gli Shuar dell’Ecuador, confermano che le persone con una minore percezione del disgusto hanno maggiori probabilità di contrarre malattie. Tra i partecipanti allo studio, chi mostrava una sensibilità inferiore verso scenari come il cibo contaminato o ambienti sporchi era più soggetto a infezioni.
La risposta al disgusto sembra intensificarsi in momenti di maggiore vulnerabilità, come durante la gravidanza. Uno studio del 2022 ha dimostrato che le donne incinte, il cui sistema immunitario è naturalmente indebolito, sviluppano una maggiore avversione verso elementi potenzialmente dannosi, come latte scaduto o insetti.
Questo comportamento protettivo ha radici profonde nel nostro passato evolutivo, ma il disgusto non è solo una risposta di sopravvivenza. È anche un’emozione complessa che riflette l’integrazione di aspetti culturali e biologici. Per quanto sia una risorsa per la salute, il disgusto non è privo di limiti. Ad esempio, un’eccessiva sterilità potrebbe ostacolare lo sviluppo del sistema immunitario.
Tuttavia, questa maggiore attenzione ai potenziali rischi ambientali potrebbe spiegare perché le donne tendono a vivere più a lungo degli uomini. La capacità di evitare situazioni pericolose, associata a una maggiore consapevolezza dei pericoli, protegge la salute e contribuisce a una vita più lunga e in salute.
Essere più sensibili al disgusto non è solo una caratteristica culturale o sociale, ma una vera e propria strategia di sopravvivenza che offre alle donne un vantaggio nel lungo termine.