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Foto di a href=httpsunsplash.comit@mattgyverutm_content=creditCopyText&utm_medium=referral&utm_source=unsplashMatt Bensona su a href=httpsunsplash.comitfotoillustrazione-della-luna-PHyoU6jnNVkutm_content=creditCopyText&utm_medium=referral&utm_source=unsplashUnsplasha

La missione cinese Chang’e 6, la prima a riportare campioni dal lato nascosto della Luna, ha svelato nuove informazioni sul passato geologico del nostro satellite. L’analisi di rocce basaltiche raccolte nella regione del bacino Polo Sud-Aitken ha rivelato che anche il lato oscuro della Luna è stato vulcanicamente attivo circa 2,8 miliardi di anni fa.

Cosa rende speciale questa scoperta?

  1. Conferma del vulcanismo sul lato nascosto:
    Fino a poco tempo fa, si sapeva che il lato visibile della Luna era stato vulcanicamente attivo, con eruzioni registrate fino a 2 miliardi di anni fa. Questi nuovi campioni dimostrano che anche il lato nascosto ha ospitato attività vulcanica significativa.
  2. Composizione chimica unica:
    • I campioni di basalto prelevati dalla missione sono risultati poveri di potassio, elementi delle terre rare (KREEP) e fosforo, in netto contrasto con il lato visibile, dove questi elementi sono abbondanti.
    • Questa scarsità è attribuita all’impatto che ha creato il bacino Polo Sud-Aitken, uno dei più grandi crateri da impatto nel sistema solare. Questo evento avrebbe ridistribuito materiali ricchi di KREEP e modificato la composizione chimica del mantello lunare sottostante.
  3. Differenze nei flussi di lava:
    • Sul lato visibile, i basalti mareali coprono circa il 30% della superficie, mentre sul lato nascosto ne ricoprono solo il 2%.
    • La presenza di elementi radioattivi come potassio e uranio sul lato visibile, che producono calore durante il decadimento, ha probabilmente favorito una maggiore attività vulcanica rispetto al lato nascosto.

Implicazioni scientifiche

Queste nuove scoperte forniscono indizi fondamentali per comprendere:

  • La formazione e l’evoluzione della Luna: Le differenze tra i due lati sono una conseguenza sia di impatti cosmici che di processi interni del satellite.
  • La distribuzione dei materiali nel mantello lunare: L’assenza di elementi riscaldanti sul lato nascosto potrebbe aver limitato l’attività vulcanica in quella regione.
  • La storia del sistema solare: Gli impatti che hanno modellato la Luna possono offrire parallelismi con eventi accaduti sulla Terra primitiva e altri corpi celesti.

La missione Chang’e 6 non solo amplia la nostra comprensione della storia vulcanica della Luna, ma evidenzia anche come eventi cosmici e composizione chimica abbiano modellato le sue superfici in modo diverso. Questi risultati sottolineano l’importanza delle esplorazioni future per approfondire la nostra conoscenza del lato più misterioso del nostro satellite.