
Marte, il pianeta rosso, è da tempo uno dei corpi celesti più affascinanti per gli scienziati. L’idea che un tempo potesse ospitare acqua in forma liquida e forse condizioni abitabili ha catturato l’immaginazione dei ricercatori e del pubblico. Tuttavia, oggi Marte appare come un deserto arido e ostile. Il suo clima freddo e secco, la sottile atmosfera e la quasi completa assenza di acqua liquida in superficie sembrano essere in netto contrasto con l’evidenza geologica che suggerisce che anticamente vi scorressero fiumi e si trovassero laghi. Ma come ha fatto Marte a perdere la sua acqua e, di conseguenza, le condizioni che avrebbero potuto rendere abitabile?
Le missioni spaziali degli ultimi decenni, insieme a studi avanzati condotti da satelliti e rover, hanno permesso di ricostruire la storia climatica di Marte. Uno dei principali meccanismi che ha portato alla perdita dell’acqua su Marte è stato il deterioramento della sua atmosfera. Miliardi di anni fa, Marte possedeva un’atmosfera più spessa, che consentiva una pressione superficiale sufficiente per mantenere l’acqua allo stato liquido. Tuttavia, con il passare del tempo, gran parte dell’atmosfera marziana è andata persa nello spazio. Questa perdita è stata principalmente causata dalla mancanza di un campo magnetico globale che poteva proteggere il pianeta dall’erosione atmosferica dovuta ai venti solari.
Ora sappiamo perché l’acqua è scomparsa da Marte
Un elemento chiave di questa trasformazione è stato il nucleo marziano, che, a differenza di quello terrestre, si è raffreddato rapidamente. Il raffreddamento del nucleo ha fatto sì che Marte perdesse il suo campo magnetico globale circa 4 miliardi di anni fa. Senza questa protezione, le particelle cariche provenienti dal Sole hanno iniziato a “spazzare via” l’atmosfera, riducendo drasticamente la sua densità e permettendo all’acqua di evaporare nello spazio. Questa evaporazione non è avvenuta improvvisamente, ma piuttosto è stata un processo graduale e inesorabile che si è protratto per milioni di anni.
Un altro componente della perdita d’acqua è stata l’azione della fotodissociazione. Questo processo si verifica quando la luce solare ultravioletta colpisce le molecole d’acqua, separandole nei loro componenti base: idrogeno e ossigeno. L’idrogeno, essendo un gas leggero, sfugge facilmente nello spazio, mentre l’ossigeno rimane intrappolato o reagisce con la superficie, formando ossidi. Studi recenti hanno confermato che una parte significativa dell’acqua di Marte è stata persa in questo modo, e non è più recuperabile.
Non tutta l’acqua è stata persa nello spazio, però. Parte di essa si è rifugiata nelle calotte polari o è rimasta intrappolata sotto la superficie in forma di ghiaccio. I rover e le sonde orbitali hanno scoperto vaste riserve di ghiaccio sotterraneo, che rappresentano ciò che resta dell’antico oceano marziano. Tuttavia, questa acqua è attualmente intrappolata in condizioni estremamente inospitali, ben al di sotto della superficie, dove le temperature sono troppo basse per permettere la vita come la conosciamo.
Marte è stato molto simile alla Terra
La scoperta che Marte fosse un tempo molto più simile alla Terra ha sollevato domande affascinanti sulla possibilità che vi sia stata vita. Sebbene non ci siano risultate definitive, le condizioni che un tempo esistevano sul pianeta avrebbero potuto permettere lo sviluppo di forme di vita microbica. Gli scienziati stanno ancora cercando segni di antiche forme di vita, e i futuri rover e missioni, come quella del programma Mars Sample Return, potrebbero fornire risposte più concrete.
Un altro aspetto interessante della trasformazione climatica di Marte è la sua rilevanza per la comprensione della Terra e di altri pianeti. Marte offre un laboratorio naturale per studiare i processi di perdita atmosferica e il comportamento dell’acqua su un pianeta roccioso. Comprendere come e perché Marte abbia perso la sua abitabilità potrebbe aiutarci a prevedere scenari futuri per la Terra e fornire informazioni cruciali per la ricerca di esopianeti abitabili.
In conclusione, la storia dell’acqua su Marte è una storia di trasformazione drammatica. Da un mondo potenzialmente abitabile con fiumi e oceani, Marte è diventato un deserto arido, dominato da tempeste di polvere e temperature estreme. Tuttavia, l’enigma della sua perdita d’acqua non è solo un mistero scientifico risolto, ma una finestra sulla storia del Sistema Solare e sulle condizioni che possono rendere un pianeta abitabile.