capacità linguistica Neanderthal
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I Neanderthal, una specie estinta del genere Homo che abitava l’Europa e l’Asia occidentale fino a circa 40.000 anni fa, rappresentano uno degli enigmi più affascinanti della paleoantropologia. Uno degli interrogativi più intriganti riguarda la loro capacità linguistica e il livello di sofisticazione del loro linguaggio. Per rispondere a questa domanda, gli scienziati hanno esplorato diverse linee di evidenza, dalle strutture anatomiche alla genetica e ai comportamenti culturali.

Tuttavia le prove indicano differenze fondamentali tra il cervello della nostra specie e quello dei Neanderthal che hanno permesso agli esseri umani moderni ( H. sapiens ) di elaborare idee astratte e complesse attraverso la metafora, ovvero la capacità di confrontare due cose non correlate. Perché ciò accadesse, la nostra specie doveva divergere dai Neanderthal nell’architettura del nostro cervello.

 

Neanderthal, quanto era sofisticato il loro linguaggio?

La base per la capacità linguistica umana risiede in gran parte nelle strutture anatomiche, come l’apparato vocale e il cervello. Studi su resti fossili di Neanderthal hanno rivelato che possedevano un apparato vocale molto simile a quello degli esseri umani moderni. In particolare, l’osso ioide, un piccolo osso a forma di U situato alla base della lingua, trovato in un Neanderthal in Israele, suggerisce che avevano la capacità fisica di produrre una vasta gamma di suoni simile a quella degli esseri umani moderni.

L’analisi del DNA dei Neanderthal ha fornito ulteriori indizi sulla loro capacità linguistica. La presenza del gene FOXP2, associato alla capacità di articolare parole e al linguaggio nei moderni esseri umani, è stata rilevata anche nei Neanderthal. Questo gene è cruciale per lo sviluppo delle capacità motorie necessarie per la produzione del linguaggio complesso. La sua presenza nei Neanderthal suggerisce che avessero potenzialmente le basi genetiche per lo sviluppo di un linguaggio sofisticato.

Le evidenze archeologiche indicano che i Neanderthal avevano una cultura complessa. Essi producevano strumenti sofisticati, avevano pratiche sepolcrali e utilizzavano pigmenti per decorare i corpi e forse per creare arte. Tali comportamenti implicano un certo livello di comunicazione simbolica, che potrebbe essere stato supportato da un linguaggio strutturato. La complessità delle loro interazioni sociali e la necessità di coordinare attività di caccia e altre attività comunitarie indicano che una forma di linguaggio complesso sarebbe stata vantaggiosa.

 

Somiglianze delle capacità linguistiche tra i Neanderthal e gli Homo Sapiens

Quando si confrontano i Neanderthal con i primi Homo sapiens, emergono somiglianze significative nelle capacità linguistiche. Anche se gli Homo sapiens hanno dimostrato una maggiore propensione per l’arte figurativa e la cultura materiale complessa, le differenze potrebbero essere quantitative piuttosto che qualitative. È possibile che i Neanderthal avessero un linguaggio meno diversificato, ma comunque funzionale e sufficiente per le loro esigenze comunicative. Nonostante le somiglianze anatomiche e genetiche, ci sono ancora dibattiti sulla complessità del linguaggio dei Neanderthal. Alcuni scienziati sostengono che, sebbene avessero le capacità di base, il loro linguaggio potrebbe essere stato meno articolato rispetto a quello degli Homo sapiens. Questo potrebbe essere dovuto a differenze nel modo in cui i due gruppi utilizzavano e sviluppavano il linguaggio all’interno delle loro comunità.

La capacità linguistica dei Neanderthal ha implicazioni significative per la nostra comprensione dell’evoluzione del linguaggio umano. Se i Neanderthal possedevano un linguaggio complesso, ciò suggerisce che la capacità di comunicazione verbale potrebbe essere stata presente nell’antenato comune tra Neanderthal e Homo sapiens, datando così l’origine del linguaggio a un periodo molto più antico di quanto precedentemente ipotizzato. Sebbene non esista una prova definitiva del linguaggio sofisticato dei Neanderthal, le evidenze attuali indicano che avevano le capacità anatomiche e genetiche per sviluppare una forma di comunicazione complessa. La natura esatta e la complessità del loro linguaggio rimangono oggetto di speculazione e ulteriore ricerca. Tuttavia, è chiaro che i Neanderthal erano molto più simili a noi di quanto si pensasse in passato, non solo in termini di capacità fisiche e cognitive, ma anche nella loro capacità di comunicare e comprendere il mondo che li circondava.

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