antiveleno
Foto di David Clode su Unsplash

I morsi di serpente rappresentano una seria minaccia per la salute pubblica globale, uccidendo oltre 100.000 persone ogni anno e lasciando molte altre con disabilità permanenti. Tradizionalmente, gli antidoti sono stati prodotti utilizzando anticorpi derivati da animali, ma presentano diversi limiti e rischi. Ora, una svolta scientifica ha portato allo sviluppo di un anticorpo umano sintetico che potrebbe offrire una soluzione più sicura ed efficace.

 

Limiti degli Antidoti Tradizionali

Gli antiveleni convenzionali sono prodotti immunizzando animali come cavalli, pecore e cammelli con dosi subletali di veleno di serpente. Gli anticorpi prodotti vengono poi isolati dal sangue degli animali e trasformati in trattamenti per l’avvelenamento umano. Tuttavia, questa metodologia presenta vari difetti:
Rischio di reazioni immunitarie: Poiché gli anticorpi derivano da animali, possono innescare pericolose reazioni immunitarie nei pazienti.
Efficienza limitata: Gli antiveleni tradizionali spesso non riescono a colpire efficacemente l’ampia varietà di tossine presenti nel veleno dei serpenti.

Innovazione con Anticorpi Sintetici

Il team di ricerca, guidato da Kartik Sunagar dell’Indian Institute of Science (IISc), ha utilizzato tecnologie moderne per sviluppare un anticorpo umano sintetico. Questo nuovo anticorpo blocca gli effetti letali di una neurotossina chiave presente in molte specie di serpenti pericolosi. La neurotossina in questione è l’alfa-neurotossina a catena lunga, che blocca i recettori nicotinici dell’acetilcolina nelle connessioni neuromuscolari, causando paralisi e morte.

Processo di Sviluppo

Il nuovo anticorpo, denominato 95Mat5, è stato sviluppato utilizzando una piattaforma sintetica per esplorare il riconoscimento molecolare tra il sistema immunitario e gli antigeni. I ricercatori hanno ingegnerizzato cellule di mammifero per produrre diverse varianti della tossina 3FTx-L e utilizzato una tecnica di espressione proteica sulla superficie delle cellule di lievito per analizzare 100 miliardi di anticorpi umani sintetici contro le tossine. Tra i candidati, 95Mat5 si è dimostrato il più potente.

 

Test e Risultati

Per verificare l’efficacia dell’anticorpo 95Mat5, i ricercatori hanno condotto vari esperimenti:
Test in vitro: 95Mat5 è stato somministrato insieme alla variante alfa-bungarotossina, neutralizzando le tossine del serpente monocolo.
Test in vivo: Iniettato nei topi pre-incubati con alfa-bungarotossina, l’anticorpo ha permesso loro di sopravvivere senza segni di neurotossicità per almeno 24 ore, mentre i topi non trattati morivano entro tre ore.

Verso un Antidoto Universale

Il successo di 95Mat5 rappresenta un passo significativo verso la creazione di un antidoto ad ampio spettro contro i morsi di serpente. Tuttavia, il team di ricerca dovrà scoprire ulteriori anticorpi capaci di neutralizzare altre componenti letali dei veleni di serpente prima di poter realizzare un antidoto universale.

In sintesi, la scoperta di un anticorpo umano sintetico come antidoto rappresenta una svolta nel trattamento dei morsi di serpente, offrendo una soluzione potenzialmente più sicura ed efficace rispetto agli antiveleni tradizionali. Con ulteriori ricerche, questo progresso potrebbe salvare migliaia di vite e ridurre significativamente le disabilità causate dai morsi di serpente in tutto il mondo.