
Un’impresa scientifica senza precedenti ha portato alla luce un’enorme scoperta nel cuore dell’Oceano Pacifico: l’Altissimo Altopiano della Frontiera Melanesiana. Un recente studio pubblicato su Earth and Planetary Science Letters ha rivelato che questa megastruttura vulcanica, formatasi nel periodo Cretaceo tra 145 e 66 milioni di anni fa, continua a crescere ancora oggi, sfidando le concezioni precedenti.
L’altopiano, soprannominato “frontiera melanesiana”, si estende a est delle Isole Salomone ed è leggermente più grande dello stato americano dell’Idaho, coprendo circa 216 chilometri quadrati. Questa vasta estensione lo rende quasi 100 volte più grande dell’arcipelago delle Azzorre (2.346 chilometri quadrati), offrendo un nuovo punto di vista sulle dimensioni e la dinamica delle strutture sottomarine.
Il team di ricercatori ha identificato quattro fasi distinte di attività vulcanica che hanno contribuito alla formazione dell’altopiano. Contrariamente alle precedenti teorie che suggerivano che tali strutture enormi fossero il risultato di eventi vulcanici singolari e massicci, noti come grandi province ignee, questa scoperta rivela una storia più intricata.
Il primo stadio, avvenuto circa 120 milioni di anni fa, ha visto una massiccia eruzione di lava basaltica, formando la base dell’altopiano chiamato Robbie Ridge. Questa fase ha generato un vasto altopiano sottomarino che, probabilmente, non è mai emerso sopra la superficie dell’oceano.
Successivamente, le attività vulcaniche influenzate da due punti caldi del mantello hanno modellato l’altopiano. Il primo incontro, circa 45 milioni di anni fa, ha dato origine a una catena di montagne sottomarine con isole che alla fine sono state erose. Il secondo, avvenuto circa 13 milioni di anni fa, ha creato nuove isole che si sono successivamente erose.
Negli ultimi tre milioni di anni, movimenti tettonici vicino alla Fossa delle Tonga hanno innescato una nuova fase di eruzioni vulcaniche, contribuendo alla crescita continua dell’altopiano.
Questa scoperta non solo rivela la complessa storia dell’altopiano di frontiera melanesiano, ma suggerisce anche che strutture simili potrebbero esistere in altre montagne sottomarine del Pacifico meridionale. Gli autori dello studio mirano ora a investigare le montagne del Pacifico centrale per individuare ulteriori sovrastrutture oceaniche della placca media, aprendo nuovi orizzonti nella comprensione della dinamica geologica degli oceani.