Grazie ad una nuova ricerca, è emersa una nuova prospettiva sulla menopausa attraverso uno studio condotto da Ângela Gonçalves e Ivana Winkler del Centro tedesco per la ricerca sul cancro, pubblicato su Cell Press. Contrariamente alla concezione comune che la menopausa sia un fenomeno limitato agli esseri umani e a poche specie di balene, la ricerca suggerisce che questo stadio fisiologico può verificarsi in un’ampia gamma di mammiferi.
La definizione di menopausa è stata un punto di discussione nel campo scientifico, con alcune interpretazioni che la collegano specificamente alla cessazione delle mestruazioni e altre che la estendono a una “cessazione della riproduzione” più ampia. Lo studio propone che, se la menopausa è definita come il periodo in cui gli animali smettono di produrre ovociti una volta raggiunta un’età avanzata, allora potrebbe essere un fenomeno comune in molti mammiferi.
L’analisi dell’invecchiamento del sistema riproduttivo femminile nei ratti ha portato a conclusioni che suggeriscono una somiglianza alla menopausa umana. Tuttavia, Gonçalves ha sottolineato che, nella natura, pochi mammiferi vivono abbastanza a lungo da raggiungere la menopausa.
Un aspetto interessante dello studio è la constatazione che, negli animali analizzati, il sistema riproduttivo femminile cessa di funzionare molto prima rispetto al resto del corpo. Questo solleva ulteriori domande sulla biologia dell’invecchiamento e sulla durata della vita riproduttiva nei mammiferi.
La ricerca sfida le precedenti concezioni sulla menopausa, aprendo nuove prospettive sulla biologia della riproduzione nei mammiferi e evidenziando la necessità di ulteriori indagini per comprendere appieno questo fenomeno.