
Non è di certo una novità che gli orsi polari siano attualmente a rischio di estinzione. L’habitat naturale di questi animali è di fatto il simbolo del cambiamento climatico e di conseguenza lo sono anche loro. Ma quanto sono a rischio? Difficile quantificarlo, ma uno studio ha cercato di quantificare il rischio cercando di dare numeri sostanzialmente ad ogni attività umana.
L’unità di misura è la percentuale di sopravvivenza dei cuccioli di orsi polari legato a quanto il ghiaccio si ritira ogni anno. Ogni anno l’uomo finisce per rilasciare nell’atmosfera 50 miliardi di tonnellate di anidride carbonica aiutando a esacerbare un naturale effetto serra. Il risultato è che ogni anno che passa il rischio che i cuccioli muoiano prima di raggiungere l’età adulta aumenta del 3%; nello specifico viene presa in considerazione la popolazione del Mare di Beaufort meridionale.
Quanto gli orsi polari sono a rischi di estinzione
Attualmente si parla di una possibilità di sopravvivenza dei cuccioli di orsi polari nel primo anno di vita di appena il 65%. Il rischio quindi è che nel giro di pochi anni non ci sarà un ricambio generale per mantenere la popolazione attiva.
Le parole dei ricercatori: “Non passerà molto tempo prima di non avere abbastanza cuccioli che entreranno nella generazione successiva. I risultati dello studio stabiliscono un legame quantitativo incontrovertibile tra le emissioni di gas serra, il declino del ghiaccio marino, la durata del digiuno – una risposta fisiologica alle opportunità di caccia perdute per le foche – e i successivi dati demografici degli orsi polari. Spero davvero che questo stimoli molta ricerca.”