
Sì, hai letto bene il titolo. Nel 2021, un team di scienziati del Massachusetts Institute of Technology ha creato un tipo di spinaci in grado di inviare e-mail. Il sistema è abbastanza semplice, funzionando attraverso una combinazione della biologia naturale della pianta e delle modifiche elettroniche. Attraverso questo metodo, le piante sono state in grado di rilevare specifici composti nel terreno che attivano un meccanismo nelle loro foglie.
Questo meccanismo, noto come nanotubi di carbonio, emette un segnale che viene ricevuto da una telecamera vicina, che poi invia un messaggio direttamente alle caselle di posta elettronica degli scienziati. Ma, in fondo, qual è lo scopo di tutto questo processo? Gli scienziati del MIT hanno un desiderio speciale di comunicare con le loro insalate? La risposta è molto più complessa.
Il futuro della comunicazione… negli spinaci!
Il team di ricercatori ha sviluppato questi spinaci che inviano e-mail in modo che queste verdure possano rilevare i nitroaromatici, ovvero particelle utilizzate in molti esplosivi. Così come ci sono cani specializzati nella ricerca di bombe, in futuro gli spinaci possono salvare vite e prevenire tragedie.
Secondo Michael Strano, che ha guidato il progetto, le piante sono un’alternativa ancora migliore agli animali quando la missione è scoprire una bomba. “Le piante rispondono al loro ambiente. Riescono a sapere che ci sarà una siccità molto prima di noi. Possono rilevare piccoli cambiamenti nelle proprietà del suolo e nel potenziale idrico. Se entriamo in quei percorsi di segnali chimici, c’è una grande quantità di informazioni a cui possiamo accedere“, ha spiegato.
Quando gli spinaci individuano segni di esplosivi nel terreno, possono informare rapidamente le autorità della minaccia tramite e-mail. Questa non è la prima volta che le piante sono state progettate per essere in grado di rilevare determinati composti nel suolo. Ad esempio, lo stesso è già stato fatto con la dopamina o l’ossido nitrico.
In futuro, questa tecnologia potrebbe persino essere utilizzata per combattere il cambiamento climatico, attraverso il rilevamento di sostanze chimiche inquinanti nella terra.