sodio morti prevedibili
Foto di Marek da Pixabay

Sappiamo bene che il sale uccide quasi due milioni di persone ogni anno e, senza la rapida introduzione di politiche globali per limitare il contenuto di sodio negli alimenti trasformati, entro il 2030 si verificheranno altri sette milioni di decessi prevenibili, secondo un nuovo studio. Una delle principali sfide della salute globale è una dieta malsana e il legame del sodio con malattie cardiovascolari e ipertensione, lo rende uno dei principali contributori ai decessi correlati all’alimentazione.

L’assunzione media di sodio a livello globale è più del doppio del limite giornaliero raccomandato di 5 grammi, o un cucchiaino. Ciò purtroppo lascia le persone a rischio di infarto e ictus. Il mondo ha bisogno di azione, e ora, o molte più persone sperimenteranno attacchi di cuore e ictus invalidanti o mortali, ma prevenibili.

 

Sodio, l’uso eccessivo porta a morti prevenibili ogni anno

Tutti gli stati membri dell’OMS si stanno impegnando a ridurre l’assunzione di sodio almeno del 30% entro il 2025. Il sodio è un nutriente essenziale ma aumenta il rischio di malattie cardiache, ictus e morte prematura se consumato in eccesso. Solo nove paesi hanno attuato pienamente le politiche di best practice, lasciando più di due terzi del mondo senza protezione da politiche che limitano il contenuto di sodio nei prodotti alimentari. La mancanza di progressi da parte dei governi nell’approvazione di politiche di base per regolare i livelli di sodio ha frustrato i funzionari dell’OMS.

Non possiamo fallire questo obiettivo di salute pubblica completamente realizzabile e conveniente. Ridurre l’assunzione di sodio è uno dei modi più convenienti per migliorare la salute. Può evitare milioni di morti ogni anno a costi totali del programma molto bassi. I limiti massimi obbligatori stabiliti dal governo per il sodio negli alimenti trasformati promuovono la riformulazione a livello di settore, creando un mercato che limita le opzioni alimentari meno salutari a prescindere. Questo tipo di politica non richiede alcuna azione da parte dei consumatori e pone l’onere di evitare di produrre prodotti meno sani sull’industria alimentare.

Sappiamo che, purtroppo, l’autoregolamentazione da parte dell’industria alimentare si è ripetutamente dimostrata inefficace. L’approccio obbligatorio tutela dagli interessi commerciali che possono ritardare, indebolire, distorcere o impedire lo sviluppo di politiche e programmi alimentari e nutrizionali sani. Nel 2022, solo il 5% degli Stati membri aveva implementato le due politiche obbligatorie di riduzione del sodio raccomandate. Un altro 22% aveva implementato la prima politica obbligatoria. Il restante 73% non ha rigide restrizioni sul contenuto di sodio. Tutti abbiamo un ruolo da svolgere in questa storia, in quanto insieme possiamo far si che il cibo sia una fonte di salute non causa di morte.

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