La cannella aumenta la memoria e la capacità di apprendimento
La cannella aumenta la memoria e la capacità di apprendimento. Foto di karen_escobar84 da Pixabay

Aggiungere un pizzico di cannella per insaporire il nostro cibo può far davvero bene alla nostra salute, soprattutto al nostro cervello. Un nuovo studio rivela infatti che consumare prodotti insaporiti con la cannella può aiutare a migliorare la memoria e l’apprendimento e può anche ridurre alcuni sintomi di ansia.

Sappiamo già, grazie a studi precedenti, che questa spezia ha effetti benefici sulla salute. Questa gustosa e profumata spezia presenta infatti proprietà antinfiammatorie, antiossidanti e antitumorali. È in grado inoltre di aiutare a rafforzare la funzione del sistema immunitario.

 

La cannella aiuta la memoria

A questi già notevoli benefici della cannella, un team di ricercatori della Birjand University of Medical Sciences, aggiunge anche il fatto che il consumo di cannella potrebbe aiutare a ridurre o prevenire la perdita di memoria e migliorare l’apprendimento. I risultati del team sono stati ottenuti tramite una meta-analisi di documenti di ricerca precedenti.

I ricercatori della Birjand University hannp infatti identificato 40 studi incentrati sui benefici del consumo di cannella in relazione all’apprendimento e alla memoria. I testi sono stati individuati a seguito di una attenta analisi tra le ricerche pubblicate su PubMed, Google Scholar, Web of Science e Scopus.

Dei 40 studi identificati dal team, di cui la maggior parte riportava un effetto positivo del consumo di cannella sull’apprendimento e sulla memoria, 5 sono stati eseguiti su esperimenti in vitro, due erano studi clinici ed i restanti 33 erano studi condotti in vivo.

Nello specifico i ricercatori hanno scoperto, dagli esperimenti in vivo, che la cannella e i suoi componenti (acido cinnamico, eugenolo e cinnamaldeide) presentano un effetto positivo sulla funzione cognitiva. Dagli studi in vitro è emerso invece che l’aggiunta di cinnamaldeide o cannella al mezzo cellulare ha aumentato la vitalità cellulare, riducendo al contempo l’aggregazione Tau, una condizione associata all’Alzheimer, e l’amiloide-beta.

I due studi clinici invece erano incentrati sul consumo di questa spezia nei giovani e negli adulti prediabetici di età inferiore ai 60 anni. Da questi studi è emerso che il consumo della spezia nei giovani, ha condotto ad un miglioramento della funzione cognitiva e della memoria e ad una riduzione dei sintomi dell’ansia. Mentre nello studio sui pre-diabetici, a cui è stato imposto di mangiare pane alla cannella, è emerso solo un cambiamento minimo o nullo nella funzione cognitiva.

 

Verso una salute migliore del nostro cervello

Questo studio mostra dunque che il consumo di cannella potrebbe migliorare le funzioni cognitive e l’apprendimento.

Ma saranno necessari ulteriori studi per stabilire quale sia il reale impatto della cannella sul cervello e scoprire il suo potenziale per rallentare il deterioramento cognitivo e migliorare la salute generale del nostro organo cerebrale.