
Ci sono animali in grado di peggiorare la situazione per quanto riguarda il cambiamento climatico e ci sono animali in grado di aiutare nella lotta contro tutto questo. Tra questi ci sono le balene, i giganti del mare le cui abitudini e dimensioni sono alquanto favorevoli in tal senso. La specifica forse più importante sono le quantità di escrementi che producono.
Intorno alle balene c’è un paradosso. Più krill mangiano, più nelle loro vicinanze ce n’è in abbondanza. Il motivo dietro questo è fondamentalmente legato all’enorme quantità di scarti che rilasciano nell’ambiente marino. Quest’ultimo è a sua volta cibo per i plancton che ormai come sappiamo, immagazzino l’anidride carbonica che poi finisce in un circolo vizioso come alimenti per pesci e predatori sempre più grandi. Non solo, parte di questo carbonio finisce poi intrappolato nelle profondità marine dove fa molti meno danni.
Balene, escrementi e cambiamento climatico
Le parole dei biologi: “Le balenottere azzurre e comuni sono i due animali più grandi mai esistiti sulla Terra. Le loro dimensioni e longevità consentono alle grandi balene di esercitare forti effetti sul ciclo del carbonio immagazzinando il carbonio in modo più efficace rispetto ai piccoli animali, ingerendo quantità estreme di prede e producendo grandi volumi di prodotti di scarto”.
Continuare a favorire la popolazione mondiale delle balene, e di tutti i grandi cetacei, potrebbe, seppur in piccola parte, aiutare proprio nella lotta al cambiamento climatico e nello specifico a mitigare l’accumulo dell’anidride carbonica. Rispetto ai grandi progetti di geoingegneria è una piccola goccia, ma molto risulterebbe molto più efficiente.