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Covid-19 e Parkinson causano la stessa infiammazione nel cervello. Perché succede?

Covid-19 e Parkinson sono malattie molto diverse. Uno è causato da un virus che innesca una sindrome respiratoria e l’altro è un disturbo neurodegenerativo che appare a causa della perdita di neuroni dopaminergici. Ma entrambe le patologie, per quanto incredibili possano sembrare, hanno qualcosa in comune: l’infiammazione cerebrale causata dal Covid-19 è la stessa della risposta infiammatoria che il Parkinson innesca.

I ricercatori dell’Università del Queensland sono giunti a questa conclusione dopo aver studiato l’effetto di SARS-CoV 2 sui neuroni di diversi topi.

 

Ma come fanno entrambi a produrre la stessa infiammazione nel cervello?

Secondo le loro analisi, il legame tra queste due malattie risiede nelle cellule immunitarie del cervello, la microglia. Queste strutture neuronali sono essenziali per l’eradicazione delle proteine ​​anormali, poiché producono linfociti T. Tuttavia, ogni volta che vengono attivate, secernono sostanze citotossiche che possono infiammare il cervello.

Precedenti ricerche hanno dimostrato che una risposta infiammatoria dalla microglia aggrava il danno del tessuto neuronale primario, contribuendo così all’inizio o alla progressione della morte neuronale. Pertanto, queste cellule sono responsabili di malattie del cervello come il Parkinson e l’Alzheimer.

E come si collega questo al Covid-19? Bene, essenzialmente, la proteina spike del virus attiva anche la microglia nel cervello. Per scoprirlo, i ricercatori hanno infettato alcune di queste cellule immunitarie con il virus SARS-CoV 2. E, dopo poco tempo, hanno osservato che le microglia erano effettivamente attivate allo stesso modo delle proteine ​​del Parkinson.

Durante l’esperimento, il team ha anche notato che l’infiammazione nel cervello causata dal Covid-19 era più intensa quando erano già presenti le proteine ​​​​correlate al Parkinson. Quindi, questa sindrome virale potrebbe essere molto più dannosa per le persone che hanno già una malattia neurodegenerativa.

 

Un collegamento importante per le persone con Covid-19 o Parkinson

Tuttavia, non si tratta solo di cattive notizie. Questo legame tra le due malattie potrebbe aiutare a prevenire la neurodegenerazione in futuro.

I ricercatori del Queensland hanno utilizzato diversi topi per osservare la risposta infiammatoria prodotta dal coronavirus. Vedendo che era simile a quello del Parkinson, hanno deciso di somministrare ai roditori una classe di farmaci sperimentali pensati per aiutare i pazienti con patologie neurodegenerative.

È interessante notare che questo studio clinico ha avuto successo. Il farmaco ha bloccato l’infiammazione nel cervello dei topi e ha spento definitivamente la microglia che aveva acceso il Covid-19. Quindi, questo nuovo approccio clinico può anche aiutare i malati di Parkinson a rallentare la formazione dei corpi di Lewy. O almeno, per prevenire i sintomi causati dal danno neuronale della microglia.