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Il computer è meno rischioso della TV per la salute del nostro cervello. Foto di Pexels da Pixabay

Non tutte le forme di sedentarietà sono uguali per la mostra salute, e non tutte sono dannose allo stesso modo. Sempre più studi dimostrano che uno stile di vita sedentario crea molti rischi per la salute. Una moderata attività fisica regolare sembra quindi offrire un grado di protezione da vari problemi, sia fisici che mentali.

 

La sedentarietà e il suo rapporto con la salute

Appurato che la sedentarietà è dannosa per la salute, un team di ricercatori si è chiesto se tutte le forme di sedentarietà fossero uguali e se tutte fossero pericolose allo stesso modo. Dai risultati della ricerca sembra che non sia così e che alcuni tipi di attività sedentarie siano più pericolosi rispetto ad altri in rapporto ad alcuni aspetti della nostra salute.

Dai dati è infatti emerso che ad esempio l’uso del computer sembra essere in qualche modo protettivo contro la demenza. Per quanto riguarda il nostro cervello dunque, il computer sembra non essere così pericoloso, anche se passare troppe ore seduti davanti allo schermo può avere effetti negativi su altri aspetti della salute umana.

I rischi fisici associati all’inattività infatti, comportano generalmente una minore salute cardiovascolare, aspetto che potrebbe essere combattuto anche con una moderata quantità di attività fisica. L’esercizio sembra anche migliorare la salute mentale. Può essere una terapia efficace per la depressione e altri disturbi e sembra aiutare a prevenire alcuni degli sfortunati effetti dell’invecchiamento.

 

Lo studio sulla relazione tra sedentarietà e salute mentale

In passato la maggior parte delle nostre attività sedentarie coincidevano col passare molto tempo davanti alla televisione. Oggi invece abbiamo una gamma maggiore di strumenti per occupare il nostro tempo quando non abbiamo voglia di muoverci dal divano o dalla scrivania, come computer e dispositivi mobili.

Proprio per questo i ricercatori hanno deciso di esaminare questo aspetto in modo più dettagliato chiedendosi se vi fossero differenze tra l’uso del computer e guardare la TV, in relazione all’insorgenza di problemi mentali associati all’invecchiamento. Hanno inoltre cercato di comprendere come l’attività fisica potesse influenzare l’associazione tra comportamento sedentario e problemi associati all’invecchiamento.

Lo studio è stato condotto sfruttando i dati della biobanca britannica, un ampio database che combina dati demografici anonimi e risultati sanitari per centinaia di migliaia di cittadini del Regno Unito. In particolare sono stati esaminati i dati di circa 75.000 persone sopra i 60 anni che avevano fornito informazioni dettagliate sul loro livello di attività e sulle loro attività ricreative.

È opportuno ricordare che lo studio si concentra solo sulla relazione tra queste attività sedentarie e l’insorgenza di alcuni problemi mentali, non tenendo conto degli aspetti legati alla salute fisica o all’eventuale insorgenza di problemi fisici e di salute in generale.

 

Le attività sedentarie non sono tutte uguali: il computer è meno dannoso per la salute cerebrale

Dallo studio è dunque emerso che il tempo trascorso a guardare la TV comporta un aumento del rischio di demenza, mentre l’attività fisica porta ad una leggera riduzione dei rischi. L’uso del computer invece sembra ridurre maggiormente i rischi di insorgenza di demenza senile. Anche il controllo di fattori aggiuntivi come dieta, consumo di alcol e obesità non ha cambiato il risultato.

Nel complesso, i risultati suggeriscono che dobbiamo separare il modo in cui pensiamo ai problemi associati all’attività sedentaria. In termini di salute fisica, qualsiasi tipo di inattività può essere più o meno equivalente. Ma per quanto riguarda i problemi mentali, il modo in cui si passa il nostro tempo “inattivo” è importante. Alcune attività sedentarie infatti implicano un consumo passivo, mentre altre implicano un grado maggiore di attività mentale.

I risultati sono dunque in linea con le molteplici ricerche che indicano che rimanere mentalmente attivi può fornire un certo grado di protezione dalla demenza. Attività come la lettura, i giochi di logica, le parole crociate, e simili, sembrano generalmente ridurre il rischio di demenza.

Anche il tempo trascorso al computer può includere una vasta gamma di attività, alcune molto più coinvolgenti di altre. Guardare un video al computer è un attività passiva simile alla televisione, mentre leggere riviste, articoli, cercare informazioni, lavorare, o passare attraverso la vasta gamma di attività che la tecnologia offre, potrebbe essere diverso.

Foto di Pexels da Pixabay