La sottovariante BA.5 è una speciale “miscela” di mutazioni, che sfugge alla protezione del sistema immunitario. Non passerà molto tempo prima di raggiungere i tre anni di pandemia, ma ancora oggi la traiettoria del COVID-19 è una “scatola di sorprese” e non si sa mai con certezza cosa verrà dopo.
Alcuni giorni fa, l’Agenzia Europea dei Medicinali ha rafforzato l’idea che la pandemia è ancora in atto, la trasmissione è aumentata e il numero di contagi gravi tra gli anziani è in aumento. Questi incrementi sono correlati a BA.4 e BA.5, entrambe sottovarianti di Omicron. E quest’ultima, BA.5, risulta essere diversa e più contagiosa di tutte le altre varianti.
Tuttavia, BA.5 è una “miscela” particolarmente potente di mutazioni, che sfugge alla protezione del sistema immunitario. Cioè, non importa se la persona è già stata contagiata dal coronavirus: questa sottovariante può ancora “attaccare”.
Dopo “copie” o ricombinazioni del virus, la variante omicron è emersa come un piccolo mistero, anche per gli esperti. Potrebbe essere circolato inosservato. Potrebbe aver sviluppato un sistema immunitario compromesso, che ha quindi concesso al virus più tempo per replicarsi e acquisire mutazioni all’interno di una persona. Potrebbe provenire da un altro animale.
Considerato lontano dalle altre varianti (e con 50 mutazioni in più rispetto al coronavirus originale), i cambiamenti sono stati così tanti che il virus ha alterato anche la cosiddetta proteina spike, “guadagnando un vantaggio” sul sistema immunitario umano. Soprattutto le sottovarianti BA.4 e BA.5.
Il grosso problema delle sottovarianti
Piccoli cambiamenti possono essere sufficienti per rendere gli anticorpi molto meno efficienti. E nonostante l’aumento globale dell’esposizione al virus, BA.5 è in grado di eludere anticorpi e globuli bianchi da persone che sono già state infettate o vaccinate.
La sottovariante BA.5 si diffonde molto facilmente, anche tra persone che hanno già avuto il COVID-19, ma non causa malattie più gravi tra la popolazione generale; e i vaccini continuano ad essere efficaci nel prevenire malattie gravi e morte in questo caso.
Il punto è che – e riprendendo il monito dell’Agenzia Europea del Farmaco – BA.5 si sta diffondendo così tanto che il numero di persone che soffrono di malattie gravi a causa di questa sottovariante è in aumento, soprattutto tra gli anziani, i non vaccinati e coloro che non lo fanno rispettare le norme di sicurezza.
Per ora, a luglio 2022, BA.5 è la sottovariante dominante ed è al centro degli studi e delle osservazioni degli scienziati.