
Secondo una nuova ricerca, le persone che soffrono di Covid-19 potrebbero avere diverse varianti nascoste dal sistema immunitario in diverse parti del corpo. Gli autori dello studio affermano che ciò potrebbe rendere molto più difficile la completa eliminazione del virus dal corpo di una persona infetta, mediante i propri anticorpi o mediante trattamenti anticorpali terapeutici.
A distanza di due anni dalla prima volta in cui abbiamo sentito parlare di Covid-19, quest’ultimo continua a mietere vittime, causando innumerevoli problemi anche all’economia di tutto il mondo. Da quel momento sono apparse varianti che hanno modificato il virus originale, sfuggendo sempre di più all’immunità data alla vaccinazione o dai trattamenti con anticorpi. Nella nuova ricerca, contenente due studi ben distinti, il team ha mostrato come il virus possa evolversi in tipi cellulari diversi e come riesca ad adattare la sua immunità nello stesso ospite infetto.
Sistema immunitario, al suo interno potrebbero esserci numerose nuove varianti
Una serie incessante di varianti ha ormai completamente sostituito il virus originale, con Omicron e Omicron 2 che dominano in tutto il mondo. I ricercatori hanno analizzato una prima variante scoperta a Bristol, denominata BrisDelta. Aveva cambiato forma rispetto al virus originale, ma la tasca era lì, inalterata. Questa nuova variante si presenta come una piccola sotto popolazione nei campioni prelevati dai pazienti, ma sembra infettare alcuni tipi cellulari meglio del virus che ha dominato la prima ondata di infezioni.
I risultati hanno mostrato che si possono avere diverse varianti di virus nel proprio corpo. Alcune di queste varianti possono utilizzare i reni o le cellule della milza come nicchia per nascondersi, mentre il corpo è occupato difendersi dal tipo di virus dominante. Ciò potrebbe rendere difficile per i pazienti infetti sbarazzarsi completamente del Covid-19. Per comprendere la funzione della tasca, gli scienziati hanno costruito nella provetta virioni SARS-CoV-2 sintetici, che imitano il virus ma hanno il grande vantaggio di non moltiplicarsi nelle cellule umane. Dopo il legame di un acido grasso, la proteina spike che decorava i virioni cambiava la loro forma. Questo meccanismo di cambio di “forma” nasconde efficacemente il virus dal sistema immunitario.
Riducendo la proteina spike al legame degli acidi grassi infiammatori, il virus diminuisce visibilmente dal sistema immunitario. Questo potrebbe essere un meccanismo per evitare il rilevamento da parte dell’ospite e una forte risposta immunitaria per un periodo di tempo più lungo. Sembra che questa tasca dia al virus un vantaggio all’interno del corpo delle persone infette, consentendogli di moltiplicarsi così velocemente. Questo potrebbe spiegare perché è presente, in tutte le varianti, comprese Omicron. La stessa caratteristica ci offre anche un’opportunità unica per sconfiggere il virus, proprio perché è così conservato, con una molecola antivirale su misura che blocca la tasca.
Foto di Mircea – See my collections da Pixabay