
Gli animali più grandi di solito hanno bisogno di meno energia in peso rispetto a quelli più piccoli, ma un’analisi che ha esaminato nove specie ha rilevato che questo non era vero durante il letargo. Grammo per grammo i mammiferi che vanno in letargo sembrano utilizzare la stessa quantità d’energia, indipendentemente dalle dimensioni complessive degli animali.
Questo è ciò che ha suggerito una nuova analisi di nove studi precedenti su nove specie di animali in letargo. Il team ha scoperto che un pipistrello in letargo ha un metabolismo simile ad un orso, nonostante quest’ultimo sia molto più grande di dimensioni. Ciò è ritenuto qualcosa di molto insolito in quanto si è sempre pensato che gli animali di grandi dimensioni consumassero meno quantità di energia rispetto a quelli di piccole dimensioni.
Letargo: pipistrelli e orsi consumano la stessa quantità d’energia
Solitamente ad andare in letargo sono sempre gli animali di piccole dimensioni e lo studio fa sorgere la possibilità che l’ibernazione smetta di essere un modo efficiente per preservare l’energia una volta che le creature raggiungono una certa taglia. Secondo un ulteriore analisi dello stesso team, questa cifra può arrivare a 75 chilogrammi. Alcune specie di orsi che vanno in letargo sono significativamente più pesanti di questa. Gli orsi grizzly, ad esempio, possono pesare da 110 a 300 chilogrammi. Ciò può significare che l’ibernazione svolge una funzione diversa, come essere parte di una strategia riproduttiva, poiché coincide anche con la gestazione, la nascita e il primo periodo di vita nei cuccioli appena nati.
Molto probabilmente gli orsi sono valori anomali per quanto riguarda lo studio. Una nuova ricerca ha suggerito che, ad esempio, gli orsi neri hanno un tasso metabolico molto basso quando sono in letargo, anche per animali sopra i 75 chilogrammi di peso. Ciò fa pensare che potrebbe esserci ancora un punto in cui l’ibernazione non offre più risparmi energetici quando aumenta la massa corporea. Misurando il tasso metabolico e la temperatura corporea negli orsi neri in letargo, i ricercatori hanno scoperto che sopprimono il metabolismo fino al 25% dei tassi basali mentre regolano la temperatura corporea da 30° a 36°C, in cicli di più giorni.
L’interesse per quanto riguarda l’ibernazione è cresciuto molto negli ultimi decenni, grazie sopratutto alle sue potenziali implicazioni su noi esseri umani, sia per lo sviluppo di nuovi trattamenti medici sia su come potremmo applicare l’ibernazione su noi stessi e magari riuscire a raggiungere Marte.
Foto di Masakazu Kobayashi da Pixabay